Nel Cilento, nel Vallo di Diano e un po’ in tutta la provincia salernitana, è ancora molto viva la tradizione del presepe. Trovi quello vivente con le persone che recitano le parti della Sacra Famiglia e degli altri personaggi e trovi quello con le statue in miniatura.
Lo trovi nelle scuole, nelle chiese, in quasi ogni casa, il presepe nel Cilento “è una cosa seria”.
Come spesso accade però in occasione del Natale, in maniera irrazionale proprio sul “tema presepe” vanno in scena teatrini meschini che distolgono l’attenzione. Assistiamo a schermaglie politiche e culturali di parte che, mettono in ombra il prezioso lavoro educativo ( tramandato negli anni) che in molte scuole e comunità avviene da sempre, grazie alla preparazione e alla motivazione di insegnanti e genitori pienamente consapevoli del delicato compito educativo. Par quasi che nel nostro ambiente, moderno, prevalga la profezia di taluni che «per non offendere qualcuno, si deve limitare la libertà di tutti di vivere i propri valori in nome della laicità».
Un luogo comune ormai che genera inerzia e pigrizia e rinnega il passato come base di una educazione tramandataci da generazioni.
Rispettare le altre culture, religioni e compagnia cantando, non significa certo privarci dei nostri valori ma, diffondere gli stessi nella maniera più sana e pura del termine.