CASTELLABATE. Il Consiglio Comunale ha votato per il passaggio del servizio idrico integrato alla Consac. Una notizia che già da tempo era stata contestata dalla minoranza che ora, tramite il consigliere comunale Luigi Maurano, torna a sbattere i pugni contro il provvedimento giudicato “l’ennesimo colpo mortale all’economia familiare e turistica dei cittadini di Castellabate”.
Motivo? “La società di Vallo della Lucania ha le tariffe più alte di tutto l’Ambito”. “Per fare un semplice esempio: una famiglia di 4 persone che consuma 200 metri cubi di acqua all’anno oggi paga 60 euro, mentre dal 2019 pagherà 200 euro. In pratica un aumento di tre volte l’importo attuale. E questo vale per tutti: cittadini, famiglie, attività imprenditoriali, turistiche e commerciali”.
Perché allora si è deciso per il passaggio dall’Asis alla Consac? “A detta dell’Amministrazione l’Asis non ha ritenuto conveniente prendere in carico la gestione del Servizio Idrico integrato di Castellabate in quanto gli impianti di depurazione e gli impianti idrici sono troppo fatiscenti (pensate come stiamo messi). Forse perché da 8 anni non è stato fatto nessun investimento sull’impianto? Forse perché si è preferito spendere risorse e accendere mutui per opere secondarie e non d’investimento? La Consac prevede un investimento poco superiore al milione di euro per tali impianti. Niente di straordinario insomma, se pensiamo che la Casa Comunale è costata all’incirca la stessa cifra. Possiamo perciò comprendere come ci fosse tutta la possibilità per il Comune di Castellabate d’investire sugli impianti del servizio idrico integrato ed evitare così la scelta della Consac. Una società peraltro famosa anche per i continui disservizi in tutti i periodi dell’anno, estate compresa”, dice Maurano che non esita a parlare di “salasso” per i cittadini.