Stu fatto nun me piace è il titolo del nuovo brano in napoletano di Francesco Rinaldi e Andrea Sabatella, rispettivamente di Monte San Giacomo e San Pietro al Tanagro. Un singolo, poetico e brutale, che evidenzia tutte le storture dell’epoca attuale. In particolare, il contrasto tra la bellezza storica e gli abusi edilizi di una città unica come Napoli. Una metropoli, quella partenopea, piena di contraddizioni: vicoli degradati incrociano viali sontuosi, con facciate che nascondono saloni barocchi; splendide ville liberty fanno da contraltare a grattaceli futuristi. E non è un caso che in copertina ci sia un’immagine dalla quale emerge lo stridore urbano della città.
Nel nuovo brano di Francesco Rinaldi e Andrea Sabatella, però, non si parla soltanto di abusivismo, ma anche delle contraddizioni dell’amore. Distonie e contrasti, più o meno evidenti, che saltano fuori quasi sempre in relazioni sentimentali. “So sempre ‘e nnammurati che accirono ll’ammore”, canta Francesco Rinaldi. Parole che si combinano a vibrazioni leggermente psichedeliche. Frequenze costanti che restituiscono un’atmosfera sospesa, misteriosa e sognante.
Con questo nuovo brano i due giovani musicisti valdianesi segnano una svolta. Lo stile è più moderno, maturo, con toni forti e naturali. Niente a che vedere con il brano Le cercle de la vie, prodotto lo scorso anno, e neppure con Intiltarsi, prodotto ad agosto con Gaspare Setaro, in arte Mezzometro.
Stu fatto nun me piace è il risultato di un lungo e articolato percorso musicale di Francesco Rinaldi e Andrea Sabatella. Il primo inizia da piccolo a suonare la batteria e la chitarra. Nel 2013 fonda insieme a Roberto Plaitano I Cervelli Dispersi. La band ha aperto i concerti del rapper napoletano Luché e dell’ex frontman dei 24 Grana, Francesco Di Bella.
Andrea Sabatella, invece, ha suonato come bassista nei Dumbo e poi ha continuato come solista. Le loro strade si sono incrociate per un nuovo percorso rivolto verso il futuro. È atteso per la prossima primavera il loro primo album.