Ospedale di Sapri: comunità con il fiato sospeso

Altri due comuni aderiscono alle iniziative di protesta contro la chiusura dei punti nascita

Di Luisa Monaco

SAPRI. L’incontro tra i comitati lotta per gli ospedale di Sapri e Polla e il Governatore Vincenzo De Luca non è stato positivo. Il presidente della giunta regionale, infatti, ha chiarito che non è disposto a revocare il provvedimento di chiusura dei punti nascita e che gli stessi resteranno aperti soltanto qualora vi sia una deroga da parte del Comitato Nazionale Percorso Nascita (leggi qui). Se ne saprà di più nei prossimi giorni: mercoledì, infatti, sarà inviata la richiesta di deroga da parte della Regione. Oggi, invece, il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, sarà ascoltato in commissione Sanità, poi convocherà i sindaci del distretto sanitario per fare il punto della situazione.

Intanto altri due comuni hanno approvato delle delibere contro la chiusura del punto nascita saprese. Si tratta di Vibonati e Tortorella che hanno scelto di aderire alle iniziative di natura politico-istituzionale-amministrativa, intraprese già da altre amministrazioni. Il consiglio comunale di Vibonati ha disposto di richiedere alla Regione di riformulare istanza di deroga per la chiusura del punto nascita, al contempo è stato chiesto l’annullamento del decreto e ancora si è deciso di fare voti a Governo e Parlamento affinché modifichino la normativa di riferimento per i punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti e in condizioni orogeografiche difficili. Infine è stato affidato incarico all’avvocato Lorenzo Lentini per proporre ricorso contro il decreto regionale.

Anche il Comune di Tortorella ha intrapreso le medesime iniziative tramite una delibera della giunta comunale.

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