Chiusura punto nascita di Sapri: “Totale assenza di disagio orografico”

Ecco perché respinta la richiesta di deroga

Di Redazione Infocilento

SAPRI. “Totale assenza di disagio orografico”. Con questa motivazione il Comitato Percorso Nascite ha respinto la richiesta di deroga per il punto nascita dell’ospedale dell’Immacolata. E’ quanto emerge dagli atti  che evidenziano responsabilità della Regione Campania nella presentazione della richiesta di deroga, nella quale non sarebbero state evidenziate opportunamente le condizioni del territorio.

“A fronte del punto nascita di Battipaglia che la regione indica quale punto nascita alternativo, la cui distanza dal bacino di utenza di Sapri dovrebbe giustificare la persistenza di quest’ultimo, ve ne sono altri quali Lagonegro, Vallo della Lucania e Agropoli ove si distribuiscono le donne del bacino di utenza di Sapri, con tempi di percorrenza che appaiono contenuti entro i 60 minuti”, scrivono dal Comitato in risposta alla richiesta di deroga . “Tutto ciò – aggiungono – appare ancora più evidente dallo scarso indice di attrazione del punto nascita rispetto all’utenza dei comuni del proprio bacino”.

Ma ciò non basta: dall’8 agosto al 5 novembre non è stata presentata da parte della Regione una nuova richiesta al comitato, nella quale sarebbe stato necessario indicare le reali condizioni orografiche del territorio, i tempi di percorrenza, le condizioni della viabilità e l’impossibilità di garantire la giusta assistenza in casi di parti problematici.

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