Si chiama “Valore Lavoro” ed è l’iniziativa avviata dall’associazione Genius Loci che avrà, quale primo stadio, il censimento dei professionisti della cultura dell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. “Venti anni fa l’Unesco riconobbe in questo meraviglioso territorio delle peculiarità dallo eccezionale valore universale elevandole a Patrimonio dell’Umanità sotto la dicitura di Paesaggio culturale, cioè un sito in cui è possibile riscontrare una particolare interazione tra uomo e natura”, spiega Giuseppe Di Vietri, presidente dell’associazione.
“In ragione di questi valori culturali, un modello di sviluppo non può che essere culture-based – proseuge – Ciò significa che la crescita endogena del territorio non può che partire dal capitale umano, ossia da chi con il proprio lavoro genera valore con le risorse culturali. Bisogna dare valore al lavoro affermando pratiche valorizzative non unidirezionali, indirizzate al solo beneficio delle cose, ma instaurare regimi di valorizzazione reciproca, perché se non si dà valore al lavoro non vi può essere crescita”. “Soprattutto nell’Area del PNCVDA il lavoro culturale, ossia quel lavoro che come abbiamo detto produce valore utilizzando le peculiarità locali, deve essere tutelato, valorizzato, sostenuto, incoraggiato, incentivato – sottolineano dall’associazione – In un territorio come quello cilentano si dovrebbero considerare gli operatori della cultura come un’aristocrazia professionale dall’alto valore civile”.
Diventa quindi importante che emergano le imprese culturali e creative nonché il capitale umano che vi assume una centralità peculiare. Da queste premesse nasce “Valore Lavoro”, un censimento ed una ricerca sugli operatori della cultura dell’area del PNCVDA con la finalità di “creare uno strumento conoscitivo del fenomeno utile nella definizione di policy per il capitale umano ed uno strumento utile per favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro. Ma innanzitutto uno strumento per conoscerci e per contarci”. L’entità di questo capitale umano nell’Area PNCVDA è ignoto, così come non sono conosciute le sue varie sfaccettature, quantomeno non in maniera organica e da formarne delle categorie. A ciò si aggiunge un fenomeno non monitorato che riguarda la dispersione del capitale umano, ossia tutte quelle competenze specialistiche deviate, tutti quei professionisti costretti a fare altro per vivere (e spesso utilizzati solo come volontari) che, da un punto di vista economico, costituiscono il mancato ritorno di investimenti in formazione”.
Non disponendo di necessarie informazioni sulla popolazione esaminata, si procederà con un campionamento a valanga. Particolarità del metodo utilizzato è che si chiede agli intervistati nominativi di altri soggetti da intervistare (al fine di determinare l’effetto a catena, a valanga) con il vantaggio di potersi dotare, fin dall’inizio, di una mappa delle relazioni e, in un secondo momento, delle reti. La prima tappa è presso la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico in corso di svolgimento a Paestum.