“Quest’anno non scendo”, il primo romanzo di Casa Surace. Intervista a Daniele Pugliese

Di Erminio Cioffi

Un supporto psicologico per chi è costretto a vivere fuori sede, un inno all’amore familiare, una versione moderna, con tutti i distinguo del caso, del popolare romanzo “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg. Potrebbe essere descritto in questo modo il romanzo “Quest’anno non scendo”, opera prima di Daniele Pugliese, Alessio Strazzullo e Simone Petrella, autori di Casa Surace la popolare casa di produzione video metà salese e metà partenopea che spopola sul web (600 milioni di visualizzazioni e 2,5 milioni di fan) grazie ad una lunga serie di video in grado di trattare con ironia e sarcasmo i luoghi comuni che sui rapporti tra meridionali e settentrionali riuscendo con il sorriso a far riflettere anche su tematiche di attualità. Il romanzo, edito da Sperling & Kupfer uscirà il prossimo 27 novembre ma nel frattempo può già essere prenotato su Amazon. A parlare del libro e dei progetti futuri di Casa Surace è uno degli autori, Daniele Pugliese, ingegnere 34enne di Sala Consilina, che è anche uno dei fondatori della casa di produzione.

Daniele come mai avete deciso di uscire dal web e finire in libreria ?

Dopo aver realizzato circa 300 video ci è venuta voglia di fare un’esperienza diversa e metterci alla prova in un campo nuovo per noi ed pensato di scrivere un libro. Sperling & Kupfer una delle case editrici più importanti a livello internazionale tempo fa ci ha proposto di lavorare con loro ad un progetto ed abbiamo così pensato di scrivere un romanzo ed è stato fondamentale in questo lavoro il supporto di Renata Perongini come art director.

Nel romanzo si parla del rapporto tra genitori del sud e i figli emigrati al nord, ma c’è qualcosa in particolare che vi ha ispirato ?

La trama del romanzo nasce da uno dei nostri video più visti “Mamma non scendo a Natale”, un esperimento sociale che abbiamo fatto un anno fa dove i figli che vivono fuori, nostri complici, dicevano alle madri che non sarebbero tornati a casa per il Natale. Una tragedia, con reazioni di ogni tipo da parte delle madri ed in alcuni casi si sono consumate delle vere e proprie tragedie greche. Questo video ha dato il la al romanzo. Antonio Capaccio è un giovane del Sud trapiantato al Nord. Dopo anni da fuorisedesta finalmente per ottenere il posto fisso. Ma è un sogno che si realizza a caro prezzo: Antonio dovrà restare a Milano durante le imminenti feste di Natale. Potrebbe sembrare una buona notizia, ma non per una famiglia del Sud che a bordo di uno scassatissimo furgone Volkswagen anni Settanta inizia il suo viaggio verso Nord per raggiungere il figlio e partono genitori, nonni, fratello, zia, cugini e pure amici.

I personaggi sono gli stessi di Casa Surace ?

Si, nel romanzo abbiamo sviluppato delle storie intorno a tutti i personaggi di Casa Surace. Abbiamo lavorato per 4 mesi alla scrittura e alla fine è uscita fuori una storia lunga 300 pagine.

Adesso inizia il duro lavoro per promuovere il libro ?

Si e andremo in tutte le principali città d’Italia, inoltre la provincia di Salerno vorremmo farla quasi a tappeto. Stiamo ipotizzando un tour Milano – Palermo per promuovere il libro e incontrare anche i nostri fan.

Prossimi progetti ?

Adesso fino a Natale ci dedicheremo al libro, poi a Natale ci fermiamo per il cenone in famiglia, momento importantissimo per noi meridionali così come lo è per la famiglia Capaccio. Nulla separa una famiglia a Natale, perché una famiglia è una famiglia solo quando non si divide.

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