“La chiusura dei punti di nascita di Polla e Sapri merita la nostra attenzione ed anche un deciso intervento di sostegno alle comunità che vi si oppongono. Mobilitiamoci in qualche modo, prendiamo l’iniziativa come vallesi e come cittadini del Parco. Anche solo scendendo in piazza, nella nostra piazza per cui tanto si è discusso. Quella piazza che nella riqualificazione venne definita come Agorà del Parco”. A lanciare la proposta è Giuseppe Di Vietri, presidente dell’associazione Genius Loci.
“Chiudere i punti di nascita significa inibire il primo atto creativo del futuro, la nascita, che non è solo un atto biologico che dà continuità alla specie ma è un atto che dà continuità alle comunità – evidenzia Di Vietri – Nella politica regionale noi non contiamo nulla e questa è lontana dalle nostre realtà perché considera il nostro deserto urbano con gli stessi metri delle aree urbane fortemente antropizzate (quando l’Area Parco ha una densità abitativa di circa 50 abitanti per kmq)”.
La mobilitazione avrebbe un chiaro significato: “per lungo tempo la nostra cittadina è stata un punto di riferimento per tutto il circondario ed è ora di riaffermare questa nostra centralità ribadendo innanzitutto che NOI CI SIAMO, che noi ci siamo come vallesi e come cittadini del Parco, che noi ci siamo e che ci sta a cuore ciò che avviene attorno a noi perché ci riguarda.Si è capitale se si è testa e se si è alla testa, se si è esemplari, se si è fonte di ispirazione, se si è in grado di sostenere periferie e marginalità facendo nostre le loro cause, le loro speranze e le loro prospettive”.
“Il territorio ha bisogno di noi, così come noi abbiamo bisogno di loro, oggi e domani, per il tribunale, per l’ospedale, le strade etc etc etc”, afferma Giuseppe Di Vietri che lancia un messaggio alla comunità: “Diamo un segno di vitalità e di virtù civili non come singoli ma come Comunità”
L’appuntamento è fissato in piazza Vittorio Emanuele domenica 25 novembre alle ore 10.30