Sapri, chiusura punto nascita: comunità pronte alla battaglia

Oggi incontro presso l'auditorium di Sapri

Di Ernesto Rocco

SAPRI. Le Comunità del Cilento e Golfo di Policastro sono pronte ad ogni iniziativa per scongiurare la chiusura del punto nascita di Sapri. E’ quanto emerso questo pomeriggio nel corso di un incontro convocato dal sindaco della città della Spigolatrice, Antonio Gentile, per trovare soluzioni al provvedimento preso dalla Regione Campania dopo il parere del Comitato Nazionale Percorso Nascita. Quest’ultimo ha detto “no” alla deroga richiesta per i presidi ospedalieri di Polla, Sapri e Piedimonte Matese, tutti con meno di 500 nascite annue.

«Ho convocato il comitato dei sindaci come prima battuta subito dopo aver appreso la notizia – ha spiegato il sindaco Antonio Gentile – Questo è un baluardo politico del territorio e avrà il compito di elaborare un documento unico con il quale chiederemo alla Regione di rinnovare la richiesta di deroga per far capire le reali esigenze del territorio, considerato che l’ospedale di Sapri ha anche una valenza ultraregionale». «Il punto nascita è un reparto vitale – ha proseguito Gentile – Avere una struttura  che ne è priva è un evento catastrofico. Il primo cittadino ha annunciato per domani la convocazione di un consiglio comunale d’urgenza che per l’occasione si terrà nell’aula magna dell’Ospedale. Questa battaglia vedrà fianco a fianco maggioranza e opposizione: Giuseppe Del Medico, rappresentante del gruppo di minoranza  SapriDemocratica, lo ha detto a chiare lettere: «In questa vicenda siamo vini al sindaco». Anche le autorità sanitarie saranno in prima linea, come ha confermato il direttore sanitario Rocco Calabrese. Quest’ultimo, dopo aver segnalato le eccellenze del nosocomio saprese, ha manifestato non poche preoccupazioni: «Gli altri ospedali sono quelli di Vallo della Lucania, distante 47 km e Lagonegro a 37. Ciò comporterà anche una ripercussione negativa per la mobilità passiva», ha detto. Calabrese ha poi messo in guardia sulla problematica delle «gravidanze a rischio», che diventeranno difficili da gestire.

Tanti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, tutti hanno voluto esprimere il proprio parere, dare suggerimenti, manifestare vicinanza alla città di Sapri e al suo comprensorio. Anche il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, ha fatto pervenire un suo messaggio. Il “San Luca” è tra i presidi che hanno ottenuto una deroga annuale ma ciò non toglie che il centro cilentano sia pronto a combattere al fianco della città del Golfo di Policastro. Ci sarà anche il sindaco di Maratea, benché la sua città appartenga alla Basilicata. «Maratea – ha spiegato Domenico Cipolla – ha vissuto nella storia recente una situazione simile. Il punto nascita è stato uno degli ultimi reparti portati via. Conosco molto da vicino che significa per un territorio vedersi spogliato di determinati servizi. Se fino ad ora questa assenza è stata compensata dalla presenza dell’ospedale di Sapri, ora rischiamo di non avere più un ospedale di riferimento».

Tra i sindaci intervenuti molti hanno manifestato la volontà di ricorrere al Tar e di essere pronti a scendere in piazza per protestare, mentre Marilinda Martino, primo cittadino di Ispani, ha annunciato che la sua giunta ha già approvato una delibera per chiedere alla Regione di scongiurare la chiusura del punto nascita saprese. Più polemico il primo cittadino di Santa Marina, Giovanni Fortunato, che non ha mancato di lanciare critiche agli attuali vertici di Palazzo Santa Lucia, ricordando come oggi il territorio paghi la perdita di rappresentanza politica. Per la Regione Campania, presente l’onorevole Franco Picarone, presidente della commissione bilancio: «Ho incontrato il Governatore Vincenzo De Luca, la Regione ha una volontà molto chiara, aveva già chiesto la deroga per Sapri e Polla. Purtroppo – ha spiegato – è stata costretta alla chiusura dopo un parere vincolante, ma siamo pronti a richiedere una nuova deroga con nuove motivazioni e una istanza ben circostanziata sull’argomento».

Anche la Provincia di Salerno è pronta ad intervenire. I consiglieri provinciali Carmelo Stanziola (sindaco di Centola) e Pasquale Sorrentino (vicesindaco di San Giovanni a Piro) hanno annunciato che nel prossimo consiglio provinciale, in programma venerdì, si discuterà della problematica e si approverà un documento per manifestare il dissenso al provvedimento. L’attenzione, quindi, resta alta.

L’assemblea ha approvato un documento in cui chiede alla Regione di presentare una nuova istanza di deroga per il punto nascita dell’Immacolata e di avere una propria rappresentanza nel gruppo che formulerà tale richiesta. I sindaci del distretto sanitario di Sapri, inoltre, sono stati inviati ad approvare una delibera per prendere posizione sull’argomento ed al primo cittadino Antonio Gentile, è stato affidato mandato esplorativo per valutare l’opportunità di ricorrere al Tar.

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