Sostegno alla filiera castanicola, ricerca ed innovazione, promozione di consorzi di valorizzazione del prodotto e di un marchio regionale, azioni di promozione, tutto con una dotazione finanziaria importante: all’unanimità il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la proposta di legge presentata da Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura.
«Abbiamo condiviso il testo – spiega Maurizio Petracca – con tutte le forze politiche, siano esse di maggioranza che di opposizione, e siamo arrivati, ancora una volta, ad un’omogeneità di vedute e di obiettivi tale da approvare anche in aula il testo all’unanimità. E’ un risultato estremamente positivo, che va nella direzione di sostenere concretamente il settore, la filiera castanicola, che è una delle più caratterizzanti l’agroalimentare campano. Sento, perciò, di ringraziare tutti coloro che hanno dato un contributo fattivo per arrivare all’approvazione di oggi, come già era accaduto d’altronde in sede di Commissione».
«Il disegno di legge – aggiunge il presidente Petracca – riconosce il rilievo economico della castagna, ma anche quello ambientale oltre a far emergere l’importanza sociale della coltura per la Campania ed in particolare per le sue aree interne. La castagna è un vero e proprio presidio territoriale, anche in termini di salvaguardia dell’assetto ambientale ed idrogeologico».
«Il provvedimento– continua Petracca – definisce strumenti utili a fronteggiare la crisi dalla quale il comparto proprio in questi anni faticosamente sta provando non senza difficoltà a venir fuori. La legge, quindi, favorisce forme di collaborazione tra aziende, in particolar modo di tipo consortile, per azioni di valorizzazione, promozione e commercializzazione. L’idea è di dare una rappresentazione unitaria della castagna campana, una sorta di marchio regionale, che renderà il prodotto, pur nelle sue specificità territoriali, più forte sui mercati».
«Il punto centrale della proposta – spiega Petracca – è legato alla dotazione finanziaria perché è previsto un primo stanziamento di duecentomila euro all’anno, per i primi tre anni, una dotazione quindi che rende la legge operativa e capace di dare risposte concrete al comparto. Il testo vuole, perciò, fornire un sostegno reale ad un comparto strategico che può diventare settore trainante per l’agroalimentare. Ci sono realtà consortili in altre aree d’Italia relative ad altre filiere che riescono ad essere punti di riferimento ormai imprescindibili sui mercati. La nostra castagna ha tutti i numeri e tutte le carte per poter raggiungere gli stessi lusinghieri risultati. Il settore, però, h bisogno costante di interventi migliorativi, di strumenti innovativi per vincere la spietata concorrenza che spesso premia la quantità sulla qualità che noi indiscutibilmente sappiamo esprimere. In questi anni come Regione Campania, abbiamo provato ad assecondare le richieste, le esigenze, le necessità che il comparto ci ha consegnato. Sono stati fatti diversi passi in avanti, a partire dalla trasformazione del castagneto da bosco ceduo a frutteto con la recentissima approvazione del regolamento attuativo molto atteso dal settore. Ora con questa legge si prevedono contenuti nuovi sulla produzione e sulla ricerca, ma anche per la valorizzazione, per processi innovativi, per sostenere la nascita di consorzi e di marchi. Il mio augurio è che il territorio sappia utilizzare al meglio le opportunità contenute in questo testo».