“L’equilibrio finanziario della sanità nella Regione Campania continua a realizzarsi non attraverso il taglio degli sprechi ma esclusivamente attraverso la sottrazione di servizi essenziali alle popolazioni periferiche. Un vero e proprio colpo di grazia per le comunita’ del Cilento e del Vallo di Diano che subiscono, ancora una volta, una lesione dei diritti della carta Costituzionale con la negazione del diritto alla salute.
Cosi la deputata di Forza Italia, Marzia Ferraioli che ha presentato questa mattina un’interrogazione urgente al Ministro della Salute per chiedere “quali provvedimenti intende assumere affinchè i punti nascita di Piedimonte Matese, Polla e Sapri possano essere riammessi nella deroga prevista per le aree disagiate del territori”. L’ospedale di Polla – scrive la deputata azzurra – ha registrato 280 nascite nel 2018 e negli ultimi 3 anni oltre le nascite, sempre superiori alle 300 unità, si è aggiunta una intensissima attività ostetrica-ginecologica con gran parte delle prestazioni ambulatoriali che riguardano Ostetricia.Il Comitato Percorso Nascita nazionale del Ministero della Salute ha espresso parere sfavorevole alla deroga per i punti nascita di Piedimonte Matese, Polla e Sapri e, la Regione Campania con decreto del Commissario ad Acta n. 87 del 5 novembre 2018 pubblicato sul BURC del 12.11.2018 ha preso atto di tale decisione disponendo la disattivazione degli stessi punti nascita con decorrenza 1° gennaio 2019″.
I Sindacati – aggiunge – hanno correttamente evidenziato che “questo ulteriore esproprio non tiene in nessun conto le specificità territoriali del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. Infatti le caratteristiche oro-geografiche e la difficile viabilità pongono a serio pericolo il percorso nascita, sia per le future mamme che per i nascituri, in termini di sicurezza e qualità dell’assistenza”.
Un provvedimento che, contrariamente a quanto da tempo annunciato dal presidente della Regione Campania, andrà sicuramente a favorire la migrazione sanitaria che non porterà ad un risparmio ma ad un ulteriore aggravio della spesa sanitaria. “Chiedo al Ministro: Quali elementi si intendono fornire sui fatti descritti; quali iniziative – anche di carattere normativo – il Ministro interrogato intenda assumere, per quanto di competenza, a tutela della salute e della incolumità dei cittadini; quali mezzi possa, per quanto di competenza, apprestare per arginare il fenomeno della migrazione sanitaria”, conclude.