Una pizza allunga la vita. Al Napoli Pizza Village del giugno scorso è stata presentata la Pizza Pascalina, nata da un progetto dell’Istituto dei Tumori di Napoli Fondazione Pascale, che mira alla diffusione di un comportamento sano e attento ad una corretta alimentazione anche attraverso la pizza grazie allo studio di gruppo di esperti di diverse discipline e che ora mette in rete ristoratori, produttori, consumatori, e ricercatori per un unico obiettivo, di salvaguardia della salute.
Tra gli ingredienti non poteva mancare l’oro verde del Cilento, l’olio extravergine d’oliva che si mescola benissimo con farina di frumento, friarielli campani a crudo, pomodorini di Corbara o San Marzano, olive di Caiazzo, aglio e peperoncino. Si tratta degli ingredienti perfetti come è emerso dallo studio dei ricercatori. A uscirne fuori una pizza che risulta protettiva nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori dell’apparato digestivo, incluso il tumore al colon.
La Pizza Pascalina, grazie ai suoi ingredienti, può essere consumata come pasto principale anche due volte a settimana ed è stata inserita nella Piramide Alimentare Pascaliana, che applica i principi della dieta Mediterranea ma si basa anche sulle linee guida contro i tumori della World Cancer Research Fund e sulle evidenze scientifiche più recenti su dieta e prevenzione dei tumori.
La nuova pizza che “allunga la vita” si sta diffondendo sempre più. Diverse pizzerie sono pronte a proporla sui loro menu e in questi ultimi giorni i ricercatori stanno cercando di sensibilizzare quanti più locali ad utilizzarla.