ROCCADASPIDE. Mise in dubbio un’informativa inviata dall’ex comandante dei carabinieri della stazione di Roccadaspide, Tommasino Iovino, per questo è stato richiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco rocchese (oggi vicesindaco), Girolamo Auricchio e con lui di altre cinque persone. La querela per calunnia era stata presentata dall’ex sottoufficiale dell’arma. I fatti risalgono al 2016.
Iovino contestò il subappalto dei lavori per l’edificio scolastico di Serra in quanto, stando alle accuse, la ditta subentrante non aveva le necessarie certificazioni per poter eseguire le opere. Di ciò fu informata la Procura della Repubblica. Auricchio, a sua volta, attraverso una nota inviata al Comando Provinciale dei Carabinieri, alla Compagnia Carabinieri di Agropoli e alla Procura della Repubblica, accusò il comandante di falso sottolineando che l’informativa da lui presentata fosse “quantomeno superficiale e sviante”. Ora l’avvio del procedimento giudiziario con l’udienza preliminare fissata per l’8 gennaio prossimo.
Il maresciallo Iovino, oggi in congedo, contestava il reato di calunnia, ma il magistrato lo ha rubricato come diffamazione. Reato, quest’ultimo, per il quale l’ex sindaco di Roccadaspide Auricchio dovrà rispondere anche il prossimo febbraio in merito ad un’altra querela presentata da Iovino.
Anche in questo caso la vicenda risale al 2016, quando l’allora primo cittadino, nel corso di un pubblico comizio organizzato nel ristorante ‘La Vigna’, dichiarò testualmente: “…l’uccellino di Roccadaspide, il suo amico, un uccellino grazie alla magistratura ed ai carabinieri non vola più, un uccellino che doveva essere al di sopra delle parti, doveva amministrare la giustizia, doveva essere super partes nel fare le indagini, ha dichiarato delle cose inesistenti, cioè che Luigi Bellissimo avrebbe fatto dei lavori presso la scuola, e non è vero che Luigi Bellissimo e la sua ditta avrebbe lavorato per il Comune, quindi c’è stata una falsa informativa. E questo signore, penso che capite di chi si tratta, è uno che è stato trasferito, è parcheggiato a Roccadaspide perché ammalato”.
La prima udienza del processo è stata fissata per il giorno 7 febbraio 2019, davanti al giudice monocratico Cristina De Luca della terza Sezione penale del Tribunale di Salerno.