Giornata importante quella tenutasi a Vallo Della Lucania il 5 Novembre per il territorio cilentano. Un altro grande prodotto, presente nella biodiversità cilentana, viene messo a rassegna per la valorizzazione, il pomodorino giallo di Rofrano. Sapore acidulo, consistenza molto tenace, buccia spessa che garantisce la lunga conservazione invernale. Viene raccolto nel momento in cui la base è gialla ed il capo verde striato. Quando il pomodoro è nella perfetta maturazione, in cui secondo me è davvero eccezionale, il colore è arancione chiaro. Poco più grande di un datterino e la forma richiama molto il San Marzano. Evento moderato da Maura Ciociano, ha visto tantissimi interventi dei tanti sostenitori dell’ortaggio ritrovato.
Location, Palazzo Mainenti, sede dell’Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. Attori principali posti a racconto dell’intero percorso che ha portato alla rinascita di questo frutto antico e unico nel suo genere sono stati due giovani agricoltori che lo hanno recuperato, Giovanni Cavallo e Giovanni Speranza. Insieme a loro alcuni degli importanti personaggi della filiera che sostiene il progetto: Tommaso Pellegrino, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento – Vallo di Diano e Alburni, i fondatori di DaZero – Pizza e Territorio, Paolo Ruggiero della Coooperativa Gustarosso, il maestro pizzaiolo Enzo Coccia (La Notizia – Napoli), il sindaco di Rofrano, Nicola Cammarota, e quello di Vallo della Lucania, Antonio Aloia. Importante intervento è stato quello di Davide Mea, noto chef patron della Taverna del Mozzo di Marina di Camerota che, da tempo ormai, propone il frutto giallo nella sua eccellente cucina. Oggi, il pomodorino giallo di Rofrano, è stato reinserito nell’elenco della biodiversità campana, come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT), grazie a un esempio di sinergia tra privati, enti locali e dinamiche realtà del territorio che ne hanno fermato l’inesorabile estinzione. Le qualità del frutto giallo di Rofrano hanno conquistato anche Enzo Coccia della pizzeria “La Notizia” di Napoli, il primo maestro pizzaiolo ad aver posto l’attenzione sulla ricerca di prodotti di qualità oltre a detenere una fonte inestimabile di informazioni sul mondo pizza. Dopo l’interessante convegno tutti Da zero a degustare il Cilento.
Quattro tipi di pizza, ognuna con base di pomodorino giallo di Rofrano, tagliato fresco a tocchetti. Primo giro di pizza fritta con olive salella ammaccate e mozzarella nella mortella. Secondo giro pizza con salsiccia di bufala e cacioricotta di capra cilentano grattuggiato. Terza corsa con la stracciata di mozzarella nella mortella ed Alici di Menaica per finire con una buonissima pizza con cacioricotta fresco e soppressata di Gioi. Dulcis in fundo cannoli cilentani abbinati al buonissimo Elisir di Bacco (infuso di ciliegie in vino aglianico) della Cantina Agropolese Polito. Il Cilento è una terra bellissima ricca di eccellenze enogastronomiche. Per conoscerlo in modo più approfondito rimando al link www.postcardfrom.it dove è possibile scaricare gratuitamente una guida interamente dedicata.