AGROPOLI. Quali sono i reali criteri utilizzati per costituire la nuova squadra di governo? Questa la domanda che in molti si pongono dopo l’ufficializzazione, da parte del sindaco Adamo Coppola, delle deleghe che avranno assessori e consiglieri. Il primo cittadino, infatti, ha parlato di una decisione basata sulla volontà di favorire la partecipazione anche dei componenti del consiglio comunale e di dare la possibilità ad ognuno di occuparsi di un settore specifico attinente alle proprie competenze.
Ma come sono stati scelti i consiglieri comunali cui assegnare le deleghe? Perché, ad esempio, Franco Di Biasi che sembrava certo di ottenere la manutenzione stradale (andata al meno votato Di Nardo) e i rapporti con le partecipate, è rimasto a mani vuote? Per quale ragione Giuseppe Di Filippo, forte dei suoi 540 voti, non ha ottenuto deleghe in favore di altri che hanno avuto meno preferenze?
Tra i consiglieri comunali esclusi serpeggia un diffuso malumore e lo stesso può dirsi degli assessori. Ad eccezione di Roberto Mutalipassi, la cui posizione resta invariata, gli altri restano con un’unica delega. Il vicesindaco Elvira Serra e l’assessore Gerardo Santosuosso questa mattina hanno incontrato il sindaco Coppola. Soprattutto la prima non sembra gradire le scelte. Eugenio Benevento, a caldo, ha annunciato di voler accettare le decisioni “se servono ad un rilancio dell’azione amministrativa”.
Ci sarà davvero un rilancio dell’amministrazione? La sensazione è che si sia cambiato tutto per non cambiare nulla considerato che, di fatto, i consiglieri comunali non possono avere le stesse funzioni degli assessori ma, al contrario, hanno un ruolo molto più limitato. Qualcuno lo sa, qualcun altro se ne potrebbe accorgere strada facendo.