“Avevano ragione i genitori di alcuni studenti del Liceo Scientifico “Carlo Pisacane” a temere la sospensione del servizio di collegamento diretto per Padula”. Lo dice Roberto De Luca, responsabile del Codacons Vallo di Diano.
“Il giorno 30 ottobre scorso – racconta – vedevamo consegnata nelle nostre mani una raccolta firme da parte dei genitori di alcuni studenti del Liceo Scientifico Carlo Pisacane provenienti da Moliterno, Tardiano, Montesano S/M e zone limitrofe. Con questa raccolta di firme si faceva richiesta, alla nostra Sede, di intervenire presso la Direzione Generale per la Mobilità Trasporti su Gomma e Viabilità della Regione Campania, affinché il servizio di trasporto diretto, dai loro paesi fino all’edifico del Liceo Scientifico per i loro figli non venisse dismesso”. Nella nota si leggeva: “precedentemente … [i nostri] figli erano costretti a trasbordare da una utobus a un altro presso un incrocio semaforico, privo di pensiline, esposti alle intemperie e ai rischi presenti in uno scambio viario per raggiungere il Liceo Scientifico “Carlo Pisacane”. E noi davamo atto alla Regione Campania che con l’iniziativa dell’abbonamento annuale gratuito per gli studenti, [era] stato interpretrato in modo autentico il principio costituzionale del diritto allo studio delle giovani generazioni”.
A quell’iniziativa seguì una lettera da parte del Codacons alla Regione per chiedere che il collegamento Moliterno – Padula non fosse interrotto.
“Ma la Regione dà, la Regione toglie”, commenta De Luca, infatti la Regione “ha tolto proprio quando noi scrivevamo elogi e trasmettevamo i timori di questi genitori”. “Così i ragazzi che raggiungono il Liceo Scientifico di Padula da Moliterno, Tardiano, Montesano sulla Marcellana, Arenabianca, Prato Comune non solo dovranno fare il trasbordo sotto le intemperie e in un incorcio stradale nella piena indifferenza di tutti (soprattutto degli Enti locali), ma saranno probabilmente costretti a pagare per il tratto che va da Padula Scalo a Padula Centro. Abbonamento annuale gratuito: bye bye”, denuncia De Luca. Ma i disagi non finiscono qui: “”Adesso i genitori ci dicono che, invece di partire da Tardiano alle ore 7.30 (orario abbastanza comodo) i loro figli saranno costretti a partire con una mezz’ora di anticipo per via della coincidenza: non solo trasbordo, quindi, e soldini da sborsare, ma anche ore di sonno in meno”, conclude De Luca.