«Troppi atti intimidatori, non ce la facciamo più, siamo costretti a chiudere l’attività». È il grido d’allarme lanciato nel luglio scorso da Giovanni Pellegrino, titolare dello storico caffè Murat di Vallo. A distanza di tre mesi nulla è cambiato. Per la famiglia Pellegrino ieri è stato l’ultimo giorno di gestione del bar nell’omonimo corso del centro cilentano.
Dopo quasi venti anni di attività Giovanni e la moglie Maria Rosaria, stanchi di ricevere ripetute vessazioni, hanno deciso di abbandonare la cittadina per trasferirsi altrove, alla ricerca di pace. «A malincuore – dice Giovanni – abbiamo preso questa decisione. Il bar era una nostra creatura, l’abbiamo aperto con tante aspettative, ma non potevamo più andare avanti. Ringraziamo i clienti e gli amici che ci sono stati vicini».
Famoso come «bar degli avvocati» per la sua vicinanza al vecchio Tribunale, era un punto di ritrovo per l’intera comunità vallese. I coniugi Giovanni e Maria Rosaria, entrambi di Rofrano, nel 2000 decisero di investire a Vallo, sperando di dare un futuro migliore alle due figlie. Tutto è andato bene, finché, nel 2014, sono iniziati gli atti intimidatori che hanno portato la famiglia a lasciare la gestione del bar. Una vicenda personale che Pellegrino nello scorso luglio ha condiviso con tutti attraverso un post pubblicato su facebook.
«Voglio ringraziare – scriveva – tutti i nostri clienti e amici di questi ultimi 17 anni. Causa lo stress che un noto vallese sta arrecando a tutta la mia famiglia da oltre cinque anni, siamo costretti a chiudere l’attività, nostra unica fonte di sostentamento. Dove non hanno potuto crisi e concorrenza, è riuscito questo losco individuo». Poche righe sufficienti per esternare alla comunità un momento di sofferenza. Una lunga storia lega i coniugi alla loro attività. Per anni hanno accolto con sorriso e professionalità i clienti nel bar ed oggi sono costretti ad andare via stanchi delle intimidazioni subite da un ragazzo. «Il mio progetto è lasciare per sempre Vallo e ricominciare a vivere», continua Pellegrino, che non nasconde la possibilità di trasferirsi all’estero. Attoniti i cittadini vallesi e i clienti storici che hanno fatto sentire la loro vicinanza alla famiglia con messaggi di affetto e stima.
«Il Murat è un luogo di memoria dice un cliente ogni causa vinta in Tribunale era preceduta dal buon caffè di Gianni». «Credo che il corso, senza Gianni e sua moglie, non sarà più lo stesso», commenta una assidua frequentatrice del locale.