Pista ciclabile Agropoli – Capaccio, Legambiente ne chiede la sistemazione

Proposto anche ulteriore percorso ciclabile nell'area di Trentova

Di Redazione Infocilento

Subito in progetto di riqualificazione della pista ciclabile che collega Agropoli e Capaccio Paestum. E’ quanto chiede il circolo Legambiente Stella Maris. L’occasione è offerta dal bando della Regione Campania per il finanziamento di interventi di sviluppo e messa in sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, riservato alle città con popolazione residente superiore a 20mila abitanti.

“Il provvedimento è un’importante opportunità per il Comune di Agropoli che potrebbe partecipare al bando con un progetto di risistemazione dell’attuale pista ciclabile, attualmente in disuso e fortemente degradata, che inizia dallo svincolo di Agropoli nord e continua verso la strada provinciale 278”, spiega il presidente del Circolo Legambiente Stella Maris di Agropoli Mario Salsano.

“La pista ciclabile andrebbe ripensata completamente secondo i modelli più diffusi in Italia – aggiunge – Essa dovrebbe essere separata dal flusso automobilistico solo tramite striscia bianca continua e con fondo colorato rosso che innalza la riconoscibilità e riduce il conflitto derivante da un utilizzo improprio da parte degli automobilisti. Ciò consentirebbe anche una costante manutenzione della pista ciclabile che si potrebbe effettuare ogni qualvolta si appalta il servizio di asfalto stradale per la strada contigua”.

Secondo l’associazione ambientalista, inoltre, i finanziamenti della Regione Campania potrebbero servire anche per progettare altri circuiti ciclabili. Tra questi il percorso Trentova-Moio Alto-Villaggio abbandonato S.Giovanni-Trentova, “considerato che già oggi è percorribile a piedi e con mountain bike su un sentiero, però, in gran parte disagevole. Potrebbe diventare uno straordinario volano di sviluppo per il turismo sportivo ed ecologico perché attraversa l’area naturalistica Trentova-Tresino, una delle più belle  ed interessanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico”, dice Salsano.

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