Dal M5S una proposta di legge contro le “fritture di pesce”

Gaudiano: “legge contro clientela scientifica”

Di Comunicato Stampa

“Dobbiamo garantire la vera libertà di voto e la democrazia. Dobbiamo eliminare la ‘clientela scientifica’ e lasciare i cittadini davvero “liberi” di votare”.

A dirlo è la -Senatrice del Movimento 5 Stelle Felicia Gaudiano – ho recepito alcuni spunti che erano stati elaborati dal meetup del Comune di Agropoli, dopo il caso delle ‘fritture di pesce’ che coinvolse l’ex sindaco Franco Alfieri, oggi capo della segreteria del governatore campano Vincenzo De Luca. “Abbiamo chiesto una proposta normativa che potesse incidere in maniera rilevante sui meccanismi d’ombra del processo elettorale – sottolinea Consolato Caccamo, portavoce M5S di Agropoli -. Dopo quello che è accaduto ad Agropoli, già a settembre prese l’avvio una proposta di legge per combattere il voto di scambio e oggi i nostri portavoce in parlamento raccolgono le istanze locali e le portano nelle sedi opportune”.

“La proposta depositata in parlamento, prevede “l’eliminazione di alcune zone franche del processo elettorale, in grado di generare, allo stato attuale, distorsioni del voto e rallentamenti procedurali”. “In particolare,- continua Gaudiano – all’inesistenza in Italia “di una norma o meccanismo informatico capace di controllare in tempo reale e impedire che la stessa persona, in qualità di rappresentante di lista, esprima il proprio voto due volte nella sessa consultazione elettorale”. La proposta di legge Gaudiano chiede l’obbligatorietà “del sorteggio dei presidenti di seggio e degli scrutatori tra i soggetti iscritti nell’apposito albo” e disciplina “la procedura che il rappresentante di lista deve seguire dal momento della nomina a quello di espressione del proprio voto”. Si precisano i criteri di ammissione all’albo per i presidenti di seggio e gli scrutatori “con l’obiettivo di selezionare personale competente, facilitare la risoluzione di eventuali problemi inerenti il processo elettorale o referendario e meglio tutelare le aggregazioni preferenziali espresse dai votanti”.

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