«La manovra economica e il reddito di cittadinanza pensato dal Governo significano rinunciare completamente alla sfida dello sviluppo del Mezzogiorno, significano dire “non ce la faremo”. Del resto in questa manovra non c’è alcun riferimento al Mezzogiorno, al suo sviluppo, agli investimenti al Sud. E’ una manovra debole sulla crescita, distratta sul Mezzogiorno e con idee di sussistenza da offesa alla dignità della persona». Questa la dichiarazione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ospite all’incontro “Più Sud, Più Italia – Magna Graecia 2018” organizzato dal gruppo parlamentare di Forza Italia in corso a Capaccio Paestum. Nel dibattito avviato con l’On. Renato Brunetta e l’On. Gigi Casciello, il “numero uno” degli industriali italiani ha spiegato: «Il Mezzogiorno non ha votato per il reddito di cittadinanza ma per l’occupazione. Questa manovra economica è inaccettabile culturalmente», spiegando inoltre: «Si rischia la paralisi del Paese se non si riduce il deficit della produzione rispetto altri paesi, in particolare in riferimento alla Germania. Occorre un cambio di pensiero in Europa e in Italia superando la politica dei saldi di bilancio, creando più occupazione e produzione». Alla richiesta di indicare le soluzioni, il presidente Boccia ha elencato: «Serve più intervento pubblico, detassare totalmente i premi di produzione, ridurre il deficit con i tedeschi. Occorre un patto tra sindacati e Confindustria per incrementare la produttività e di conseguenza i salari, un piano di inclusione giovani e riequilibrare le risorse». Boccia ha anche rilanciato la necessità di un confronto con i corpi intermedi: «Non si può dire che Confindustria conti, a livello di contrattazione, come altre associazioni più piccole». Inoltre, il massimo rappresentante di Confindustria ha precisato: «Manca sostenibilità economica della manovra, credibilità del Governo e visione del futuro. La “decrescita felice” finisce per essere un alibi per dire che siccome ci sarà decrescita dobbiamo comunque essere felici. Io, invece, non voglio essere felice».
Duro l’On Renato Brunetta con il Governo: «La strategia di politica economica di questo esecutivo è un’inutile provocazione per fare campagna elettorale per le europee. E’ un grande imbroglio, un dito negli occhi della Commissione. Ma i mercati non accetteranno dita negli occhi. Io dico a Salvini di staccare la spina a questo governo, si rischia l’emergenza democratica ed economica. Dopo di che insieme potremo ricostruire per essere più forti in Europa, insieme ai corpi intermedi. Considero questo governo una tragedia, sarà difficile riparare ai guasti che sta producendo. I capitali scappano dall’Italia, che è diventato un Paese dove non interessa più investire».
Tra gli organizzatori dell’appuntamento “Più Sud, Più Italia” di Paestum l’On. Gigi Casciello che ha sintetizzato la posizione del partito: «Per evitare la marginalizzazione del Paese e perché gli italiani non siano costretti a rassegnarsi alla decrescita felice ed alla confusione fiscale, Forza Italia saprà essere protagonista di una nuova proposta politica. E l’incontro di oggi a Paestum con il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, conferma quanto siano essenziali il colloquio ed il rapporto con le forze intermedie del Paese».
La manifestazione di Paestum “Più Sud, Più Italia – Magna Graecia 2018” iniziata nella mattinata, è continuata, poi, con l’intervento del Vice Presidente della Camera dei Deputati Mara Carfagna che in apertura degli incontri ha dichiarato: «Grazie all’iniziativa di Forza Italia, finalmente oggi la Camera dei Deputati discute del Mezzogiorno e impegnerà con una mozione il governo a occuparsi di un tema assente dall’agenda del governo fin dal Contratto, come del resto nella Nota di aggiornamento del Def e nella manovra. Le esigenze economiche e sociali del Sud – dice Carfagna – non possono essere liquidate con il solo reddito di cittadinanza, come se l’obiettivo fosse quello di risarcire chi non lavora anziché creare le condizioni perché ci sia più lavoro, più servizi, più infrastrutture. Ma se vogliamo promuovere in concreto l’autonomia regionale, tema sentito nelle regioni più produttive del Paese come Lombardia e Veneto, questo processo va accompagnato con la piena attuazione dei fabbisogni standard e con il rispetto del principio costituzionale della perequazione. Altrimenti i comuni del Sud avranno meno fondi di quelli del Centro-Nord per asili nido, trasporto locale e sanità».
In mattinata sul palco di “Più Sud, Più Italia” sono intervenuti anche la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini, il Sen. Domenico De Siano, il Sen. Enzo Fasano, il Sen. Maurizio Gasparri, la Sen. Sandra Lonardo, il Sen. Giuseppe Moles, l’On. Marzia Ferraioli, l’On. Antonio Pentangelo, l’On. Annagrazia Calabria, l’On. Annaelsa Tartagliaone, l’On. Michele Casino, l’On. Roberto Occhiuto, il consigliere regionale della Campania Armando Cesaro, il Sindaco di Castellabate Costabile Spinelli, insieme ad altri amministratori e dirigenti locali, mentre l’incontro è stato concluso dalla Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Mara Carfagna.