Roscigno, la proposta di Palmieri: accorpare i comuni con meno di mille abitanti

'Si parla di sviluppo del territorio ma mancano i servizi essenziali'

Di Redazione Infocilento

“Roscigno, dal censimento del 2011 circa 830 residenti; siamo alla data di oggi circa 710 residenti. Questo è il risultato del fallimento politico degli ultimi 20 anni che coinvolge tutti i comuni della nostra area”.
E’ quanto sostiene Pino Palmieri, sindaco del Comune di Roscigno.

“Ancora si parla di sviluppo nel nostro territorio, con strade diventate mulattiere e dove non si garantiscono i servizi essenziali – evidenzia il primo cittadino – Battaglie per la sopravvivenza dovrebbero essere all’ordine del giorno, ma molti amministratori preferisco le buone maniere che molte volte producono solo il finanziamento dell’ennesima opera inutile che accontenterà solo qualche tecnico e l’impresa di turno. Qualche amministratore si sforza a fare in pubblica piazza il resoconto delle attività svolte, senza accorgersi che amministra il nulla. Dove non vengono fatti valere i propri diritti non c’è dignità e giustizia sociale. Continuare a mendicare presso la provincia e regione i servizi basilari è qualcosa di vergognoso”.

Di qui un invito ai colleghi amministratori: “Siate chiari con i vostri cittadini, è solo questione di tempo ed i nostri comuni saranno scatole vuote”.

Palmieri prova ad offrire anche una soluzione per invertire la marcia: “Deve intervenire il Governo Centrale con provvedimenti straordinari su un territorio che non è più in emergenza, ma nella completa disperazione. E soprattutto, con legge, accorpare i comuni che hanno una popolazione inferiore ai mille abitanti e che contano meno di una palazzina di Napoli o di Roma”.

“Per sviluppare il nostro territorio, bisogna rimuovere gli ostacoli che bloccano la crescita sana e purtroppo l’ostacolo peggiore da rimuovere, molte volte, è la stessa classe politica che amministra – conclude il sindaco di Roscigno – Si può fare il cambiamento, ma non passa cambiando i sindaci ed i consigli comunali”.

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