Foto tra i templi di Paestum, per i matrimoni è previsto il pagamento di un canone

Giusto far pagare gli sposi?

Di Redazione Infocilento

Il servizio fotografico davanti ai templi è un sogno di molti sposi. Le immagini che li immortalano davanti agli antichi edifici sacri ricorderanno per sempre il giorno più bello della loro vita. Con la speranza che il matrimonio vada oltre le avversità e duri per sempre, proprio come i tre templi che resistono da millenni. Ma per fare un servizio fotografico all’interno del Parco Archeologico di Paestum non basta che sposi e fotografi paghino il biglietto. Il regolamento del sito, infatti, prevede il pagamento di un canone come avviene per tutte le foto che vi vengono realizzate a scopo commerciale e con apparecchiature professionali, previa autorizzazione da chiedere alla direzione. Un canone che nel caso di foto matrimoniali è pari a 200 euro.

D’altronde, com’è noto, da alcuni anni il Parco Archeologico di Paestum è autonomo sia amministrativamente che finanziariamente. Ciò vuol dire anche che deve reperire le risorse necessarie per la manutenzione e per assicurare tutti i servizi previsti per l’accoglienza dei visitatori. Ma non tutti sono d’accordo sul pagamento di un canone per le foto degli sposi che, tuttavia, facendo le foto con cellulari e attrezzature non professionali, sono tenuti al pagamento del solo biglietto d’ingresso.

Per Maurizio Paolillo, gestore del Calypso Dune Beach, non va sottovalutato «il ritorno d’immagine per il parco archeologico di fotografie e soprattutto riprese, che in alcuni casi girerebbero nel mondo e che è di gran lunga superiore alle somme che si versano. Esiste un regolamento e va rispettato, ma  personalmente ritengo che non solo non si dovrebbe pagare nulla, ma che addirittura si dovrebbero esonerare gli sposi dal pagamento del biglietto. È come se sulla mia spiaggia si presentasse una sposa o addirittura una televisione straniera e io pretendessi dei soldi. Al contrario, invito gli sposi a venire a fare le foto qui  e volentieri gli offrirò anche un aperitivo».

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