Bollette ‘pazze’ al Consorzio Velia

Finanziamenti pubblici non bastano più per la manutenzione del territorio

Di Carmela Santi

I finanziamenti pubblici non bastano, il consorzio batte cassa. Bollette pazze, negli ultimi giorni, dal Consorzio di Bonifica Velia. Increduli i consorziati, che si sono visti recapitare avvisi di pagamento di contributi consortili di bonifica per l’anno 2016, motivati all’applicazione di nuovi criteri tecnico economici per una più equa distribuzione delle spese.

Ma la novità che tocca le tasche dei consorziati non ha evitato polemiche e proteste. I consorziati hanno esternato perplessità nell’incontro tenuto ieri pomeriggio nella sede del consorzio di Bonifica di Vallo. Un faccia a faccia tra i destinatari delle bollette e l’avvocato Franco Chirico, presidente e rappresentante dell’amministrazione del Consorzio, che ha introdotto le novità e quindi spiegato i motivi delle cartelle.

«Sono lieto – ha esordito – di ringraziare tutti i Consorziati di vecchia data, per il prezioso sostegno in tutti questi anni di attività, e un benvenuto ai proprietari degli immobili dei territori di nuova competenza che, da oggi, entrano nella grande famiglia consortile». Il comprensorio consortile è stato allargato a 81mila ettari, estesi su un territorio ricadente in 37 comuni, in cui tutti gli immobili, situati in aree urbanizzate o in aree rurali, sono tenuti al pagamento del contributo consortile per il beneficio che traggono dall’attività del Consorzio. «Da sempre – ha ricordato Chirico – il consorzio Velia si occupa della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio».
Un enorme lavoro, in larga parte finanziato con fondi pubblici, che necessita di una manutenzione ordinaria il cui costo è ripartito tra i proprietari di immobili che ne beneficiano. Da qui l’arrivo delle nuove bollette necessarie per effettuare interventi sulle opere realizzate.

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