Vallo della Lucania non approva il PAF, la Comunità Montana diffida il Sindaco Aloia

loccati fondi ed ogni intervento di manutenzione della montagna

Di Antonio Pagano

Il Comune di Vallo della Lucania non ha ancora approvato il PAF, Piano di Assestamento Forestale, il che significa fondi bloccati e fermo ogni intervento di manutenzione della montagna; cosi la Comunità Montana Gelbison e Cervati ha deciso di diffidare il Sindaco, Antonio Aloia, la giunta e i consiglieri comunali di Vallo, al fine di far approvare il Piano.

Il documento è stato inviato agli amministratori di Vallo della Lucania e alla Regione Campania, a firma di Adriano De Vita e di Carmine Laurito, nelle rispettive qualità di Sindaco del comune di Novi Velia, il primo, e di Sindaco del comune di  Cannalonga, nonché di presidente della Comunità Montana, il secondo.

Il Piano è stato approvato da tempo dai comuni di Cannalonga e di Novi, manca il via libera del comune di Vallo; uno stop che sta arrecando non pochi danni. La mancata approvazione del Piano da parte degli amministratori vallesi, rende impossibile agli enti interessati sia la partecipazione alle occasioni di finanziamento con fondi europei, sia il poter avviare la realizzazione di progettazioni già finanziate, sia ancora la possibilità di procedere al taglio e alla manutenzione dei boschi con la conseguente ricaduta negativa di ordine finanziario sulle entrate economiche degli enti oltre a danneggiare seriamente gli operatori del settore silvo – pastorale.

Il Sindaco di Vallo, Antonio Aloia, aveva formalmente sollecitato l’approvazione del PAF fin dal 2013; la vicenda è stata poi inserita anche all’ordine del giorno del consiglio comunale del 31 ottobre del 2017, poi la discussione dell’argomento è stata rinviata ad altra seduta che ad oggi non risulta celebrata. Tanto premesso, Adriano De Vita e Carmine Laurito, nelle rispettive qualità di Sindaco e di presidente dell’ente montano, invitano, diffidano e costituiscono in mora il Comune di Vallo della Lucania, in persona del Sindaco, a porre in essere con la massima urgenza e, comunque, non oltre 30 giorni, tutte le iniziative utili ed opportune finalizzate all’approvazione e quindi alla concretizzazione del Piano.

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