«Ho chiuso la piscina per evitare che accadesse qui quello che è successo a Genova». La struttura non era sicura, lo ha ribadito il sindaco Franco Palumbo nel corso del Consiglio comunale di martedì sera. Non si poteva correre il pericolo che qualcuno si facesse male. A preoccupare, oltre alle infiltrazioni d’acqua e ai problemi all’impianto elettrico, sono stati soprattutto i pannelli di copertura che dopo pochi mesi dall’inaugurazione sono diventati neri.
Oggi il consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale ispezionerà la struttura e successivamente stilerà una perizia giurata sulle criticità presenti. Il Comune chiederà alla ditta esecutrice dei lavori di costruzione di effettuare gli interventi necessari, in alternativa li eseguirà l’ente in danno alla ditta. Considerata la situazione, non è possibile indicare i tempi necessari per la riapertura.
La Piscina Poseidone, attesa da sempre dai cittadini di Capaccio-Paestum, era stata realizzata grazie a un finanziamento di circa 3 milioni di euro e inaugurata nella primavera del 2016. L’attività iniziò ad ottobre del 2016 con la gestione affidata all’Ati Afrodite, che si era aggiudicata la gara d’appalto, è nello specifico alla Cooperativa Kerres. Ma appena pochi mesi dopo l’apertura hanno iniziato ad evidenziarsi alcuni problemi come le infiltrazioni di acqua piovana, in particolare nell’area di accesso alla piscina, e il colore assunto dai pannelli di copertura, che apparivano ammuffiti a causa della condensa.
Problematiche che da subito hanno portato al contrasto tra il Comune e il gestore, contrasto che ha portato alla revoca dell’affidamento lo scorso marzo. Ma doveva essere soltanto un cambio di gestione. Invece, a seguito di un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici comunali, rilevate le criticità, si è deciso di chiudere per salvaguardare la sicurezza degli utenti e per effettuare i lavori necessari.