“Prima del rilascio del titolo abilitativo per il restauro ho chiesto sia alla Soprintendenza, sia all’Ufficio Tecnico Comunale se fossero stati rispettati tutti i crismi di un restauro conservativo”. Parole del sindaco Franco Palumbo che replica così alle polemiche alzate dai 5 Stelle su presunti abusi a ridosso dell’area archeologica.
“Ho avuto tutte le rassicurazioni che si tratti di un restauro conservativo come previsto dalla legge 220 del 1957 – ha aggiunto Palumbo – Sono sempre sensibile a questo genere di questioni avendo richiesto e ottenuto l’abbattimento di strutture inguardabili e abusive nell’area archeologica, per cui ho disposto un sopralluogo nell’agosto scorso da cui sono emerse alcune difformità nella distribuzione del volume durante l’esecuzione”.
“A quel punto, il responsabile dell’ufficio ha ordinato il ripristino e il titolare ha a disposizione 90 giorni per potersi mettere in regola. L’iniziativa, della quale ho appreso dai giornali, può farmi solo piacere
per verificare, ancor più, se tutta la procedura sia stata rispettata. Un dato è certo: al Comune non risulta alcuna autorizzazione che consenta un’attività di ristorazione o di albergo”, ha concluso il primo cittadino.