Chi su quella strada è rimasto coinvolto in un incidente, e non sono pochi, sa quanto possa essere pericolosa la velocità su un’arteria apparentemente sicura. Una piccola distrazione o un sorpasso azzardato, possono avere conseguenze irrimediabili. Purtroppo c’è stato anche chi su quel tratto di strada, tra l’incrocio con via Gregorio e la rotatoria nei pressi dello stadio Vecchio, ci ha perso la vita. L’ultimo incidente mortale risale allo scorso dicembre, quando perse la vita un signore di Trentinara.
Eppure ci sono automobilisti che continuano a sfrecciare ad alta velocità, a tutte le ore del giorno, nonostante l’intero tratto sia percorso anche da una pista ciclabile dove ci sono sempre persone, di giorno ma anche di notte, quando la visibilità è più scarsa e i pericoli aumentano.
Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha disposto l’installazione di semafori nelle strade laterali, limitando perlomeno il pericolo nei diversi incroci che spesso sono stati teatro d’incidenti. Ma resta il problema dell’alta velocità lungo il rettilineo, perché gli automobilisti, in barba ai limiti, corrono e oltre che la propria incolumità, mettono seriamente a rischio quella delle tante persone che camminano o vanno in bicicletta sulla pista ciclabile. Senza dimenticare che sul lato opposto c’è il canale di bonifica, in cui è finita più di una vettura. C’è quindi da domandarsi se non sia il caso di provvedere a introdurre ulteriori accorgimenti per obbligare le auto a rispettare i limiti, garantendo una maggiore sicurezza.