AGROPOLI. La festività di San Francesco, complice il periodo in cui cade, è tra quelle con minore partecipazione. Ciò non significa che non sia una festa sentita e nemmeno che abbia scarso valore. Al contrario la celebrazione in onore del poverello di Assisi assume un rilievo particolare considerato che la storia narra della presenza di San Francesco in città tra il 1219 e il 1222. Qui, oltre la chiesa lui dedicata, esisteva un convento francescano.
Con il tempo però, la festa ha perso importanza. Eppure in passato in molti, anche da lontano, giungevano in pellegrinaggio in città per venerare il Santo e raccogliere i frammenti dello scoglio (ritenuti miracolosi) da cui secondo la tradizione avrebbe parlato ai pesci. Più di recente, inoltre, un monumento è stato realizzato in suo onore sulla collina San Marco. L’opera che avrebbe consentito di rilanciare anche il turismo religioso dedicato al Patrono d’Italia è oggi nel più totale abbandono.
Quest’anno, secondo alcuni, si è toccato il fondo: oggi, 4 ottobre, giorno tradizionalmente dedicato al Santo, la festa ad Agropoli non ci sarà. Gli eventi, infatti, sono posticipati di due giorni. La comunità religiosa locale, infatti, si trova ad Assisi nell’anno in cui sono i comuni campani ad offrire l’olio che fa ardere perennemente la lampada sulla tomba del Santo. I parroci don Carlo Pisani e don Ernesto Nunziata, hanno portato con loro anche l’aureola d’argento della statua di San Francesco di Agropoli che verrà benedetta e poi riportata nel Cilento dove avverrà l’incoronazione. Il tutto sabato, giorno in cui è prevista anche la tradizionale processione per le vie della città.
Non sono mancati malumori per la decisione di rinviare la festa che oggi prevede soltanto la celebrazione della Santa Messa. Il corteo religioso con l’immagine del Santo è previsto per sabato 6 ottobre dopo la Santa Messa presieduta dal novello sacerdote Ernesto Nunziata. Al rientro lo spettacolo di fuochi pirotecnici.