Cilento, riorganizzazione della rete cardiologica: Vallo della Lucania prepara ricorso

Chiesto nuovo passo indietro alla Regione

Di Costabile Pio Russomando

VALLO DELLA LUCANIA. Il Comune cilentano non si arrende al piano di riorganizzazione della rete cardiologica immaginato dalla Regione Campania e dall’Asl Salerno. Per l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Aloia, il nuovo Decreto contenente il Piano Regionale della Rete Ima penalizzerebbe alcune aree del Cilento che in caso di emergenze farebbero riferimento all’ospedale di Eboli e non più a quello di Vallo della Lucania, nonostante i tempi per raggiungerlo siano più brevi. Si tratta di Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Sacco, Valle dell’Angelo, Sanza Felitto, Trentinara, Buonabitacolo, Capaccio Paestum e Castel San Lorenzo. Una decisione, quindi, ritenuta illogica considerato che nelle emergenze cardiologiche il fattore tempo sia fondamentale per i pazienti.

Già nei giorni scorsi il primo cittadino vallese, aveva convocato i sindaci del comprensorio per discutere sul caso e inviato una richiesta di audizione in commissione regionale alla sanità. Ora l’amministrazione comunale va oltre. La giunta comunale ha deliberato di fare voti alla Regione Campania affinché i comuni che dovrebbero far riferimento ad Eboli abbiano nuovamente come centro di riferimento HUB l’ospedale di Vallo della Lucania e come centri Spoke Sapri e Agropoli. In particolare si chiede di garantire “un adeguato bacino di utenza al Bacino18 di Vallo della Lucania, affinché possa rientrare nei casi stabiliti dagli organismi nazionali (300-600mila abitanti per avere un laboratorio di Emodinamica; attività del laboratorio di Emodinamica di almeno 250 angioplastiche/anno, di cui il 30% primarie; almeno il 60% degli infarti sia trattato con angioplastica primaria entro 90 minuti).

Al contempo l’Ente è pronto ad agire in giudizio contro il Decreto con il quale si approva il Piano Regionale della Rete dell’Emergenza Cardiologica. Spetterà agli uffici individuare un legale di fiducia cui affidare l’incarico.

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