Cilento, emergenza incendi: Pisani richiama alla responsabilità il Parco

'Non basta contenere e spegnere gli incendi, bisogna prevenire'

Di Sergio Pinto

POLLICA. Settembre è stato un mese critico per il comprensorio cilentano. Dopo un’estate vissuta senza problemi è tornata l’emergenza incendi. Il territorio più martoriato è stato quello del comune di Pollica. All’indomani dell’emergenza il sindaco Stefano Pisani fa una riflessione sul caso, invitando le istituzioni ad intervenire.

“Abbiamo combattuto e fronteggiato con i Vigili del Fuoco, il servizio Antincendio Boschivo della Comunità Montana Alento Monte Stella, la Protezione Civile Regionale e Nazionale, la follia che poteva bruciare non solo ettari ed ettari di biodiversità del nostro Parco (così come è stato), ma addirittura le abitazioni … il fuoco è arrivato sull’uscio di casa, ma anche stavolta è passato”, ha esordito Pisani. “Non può più passare però la politica dell’emergenza – dice il primo cittadino – non basta contenere e spegnere gli incendi, bisogna prevenire”.

Il primo Ente a doversi occupare della questione è il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che, secondo Pisani, “dovrebbe proteggere la biodiversità, insieme agli altri deve favorire la diffusione e l’applicazione di tecniche di prevenzione come il Fuoco Prescritto, però di questo purtroppo non si parla”. “Bisognerebbe chiedere alla Regione Campania di individuare una via corretta per valorizzare il merito di chi fronteggia le emergenza incendi: magari inventandosi un ‘premio produzione’, meno territorio brucia più vieni pagato. Infine non basta più limitare l’uso dei terreni percorsi dal fuoco, bisogna pensare cosa fare dei terreni percorsi dal fuoco o incolti… magari impiegarli per progetti agricoli di interesse pubblico!”.

“I mali sono sempre gli stessi, bisogna pensare a nuove soluzioni”, conclude Pisani.

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