Marina di Camerota, dissequestrato il lido Playa El Flamingo

'Giustizia è fatta'

Di Redazione Infocilento

CAMEROTA. Il Tribunale del riesame di Salerno ha accolto il ricorso del titolare del lido Playa El Flamingo, José Antonio Pomarico, contro il sequestro preventivo della sua struttura balneare da parte del Tribunale di Vallo della Lucania.

I carabinieri della stazione di Marina di Camerota, agli ordini del comandante Francesco Carelli, e la capitaneria di porto dell’ufficio marittimo locale, guidata dal primo luogotenente Massimo Giuliano e coordinata dal tenente di vascello Giovanni Paolo Arcangeli, lo scorso agosto apposero sigilli ala struttura, una delle più famose e in voga del Cilento, nota soprattutto per il by night. Le accuse erano di inosservanza degli ordini impartiti dalle autorità e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o di intrattenimento senza aver alcuna licenza e di conseguenza senza aver osservato le prescrizioni dell’autorità a tutela dell’incolumità pubblica. Contestata, inoltre, la realizzazione di alcuni interventi.

L’imprenditore balneare, rappresentato dall’avvocato Marco Fimiani, ha contestato le motivazioni del decreto di sequestro e la violazione dei principi di “proporzionalità, adeguatezza e gradualità”, evidenziando che lo stabilimento di Marina di Camerota è autorizzato all’occupazione del demanio pubblico ed è in possesso di regolare permesso a costruire nonché di tutte le altre autorizzazioni necessarie a svolgere attività stagionali. “Le variazioni riscontrate rispetto alle opere assentite in concessione – stando alla difesa – avrebbero carattere di esiguità, pertanto non avrebbero prodotto modifiche sostanziali al titolo concessorio”. Inoltre “non si tratta di opere ma di suppellettili rimovibili”. Tesi, queste, accolte anche dai giudici. “Giustizia è fatta”, il commento dell’avvocato Fimiani.

“Come rappresentante della categoria balneare FIBA Confesercenti Salerno sono soddisfatto del lavoro della magistratura e spero che non accadano più questo tipo di ingiustizia che nuoce gravemente al comparto turistico cilentano già martoriato dalla crisi e dalle condizioni meteorologiche avverse del mese di agosto”, ha detto il titolare Jose Antonio Pomarico.

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