Il Coordinamento cittadino della “LEGA – SALVINI PREMIER – VALLO DI DIANO” con sede in San Rufo, a seguito degli avvenimenti che hanno visto protagonisti gli ospiti dei centri SPRAR di Auletta e Padula ( nel primo una giovane donna è stata accusata di aver abortito al sesto mese di gravidanza e di aver nascosto il corpo del bambino, mentre nel centro SPRAR di Padula, un migrante ospite della struttura ha dato in escandescenza rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri e ferendo un militare durante una colluttazione) ha inviato una richiesta di chiarimenti ai sindaci del territorio, alla Caritas, alla Prefettura, al Consorzio Vallo di Diano – Tanagro Alburni.
Sei le domande poste:
1. Quanti sono i Centri SPRAR presenti sul territorio del Vallo di Diano e dei comuni attigui come Auletta e ognuno dei centri quanti immigrati ospita?
2. Quali sono le cooperative ei responsabili delle strutture a cui è stata affidata la gestione degli SPRAR in oggetto?
3. E possibile conoscere i progetti avviati in tali centri per favorire l’integrazione degli ospiti presenti?
4. Laddove sono già avviati da tempo tali progetti si ritengono soddisfacenti i risultati d’integrazione ottenuti qualora fosse avvenuta?
5. Se non avvenuta che misure sono state prese per rendere più facile tale integrazione con i cittadini residenti dei paesi che ospitano le strutture?
6. Quanti minori non accompagnati sono presenti in questi centri?
“Ai sig. Sindaci dei comuni chiediamo se fosse possibile, di ricevere copia possibilmente digitale, della delibera del consiglio comunale all’adesione allo SPRAR – proseguono dal coordinamento della Lega – Altresì all’Ill.mo Prefetto chiediamo un incontro per valutare la gestione degli SPRAR presenti su territorio alla luce dei fatti accaduti e contestualmente chiediamo l’autorizzazione a far visita ai centri in oggetto per accertare il normale svolgersi consuetudinario della gestione della struttura”.