SAPRI. Continua la polemica sul caso di Guido Bruzzese, il 23enne già candidato con SapriDemocratica, querelato per diffamazione dall’amministrazione comunale per un suo post su Facebook. Proprio il gruppo di minoranza aveva chiesto un passo indietro, criticando aspramente l’esecutivo Gentile per la sua decisione. Il sindaco, però, non sembra disposto a fare un passo indietro.
“Sinceramente ci dispiace che al gruppo di SapriDemocratica non sia ancora chiaro che noi siamo un’altra storia e che il tempo del riduzionismo e negazionismo non ci appartiene – dice il primo cittadino – immaginiamo a parti invertite cosa sarebbe successo se qualche candidato di Sapri al Centro avesse chiamato qualcun altro mafioso”.
“Capiamo bene che per qualcuno sia difficile credere che ancora esistano in politica persone con sani principi, valori, ideali, coerenza e che per nostra formazione personale riteniamo che sia anche il modello da seguire nella vita privata – prosegue Gentile – La parola dignità è per fortuna vitale in una società civile e matura e noi non possiamo accettare lezioni di moralità e giudizi sulla nostra dignità da chi per 30 anni ha calpestato il nostro paese. Quanti padri di famiglia in passato hanno smesso di lavorare, loro sì, per ragioni politiche. Noi non abbiamo mai usato questi mezzi e mai lo faremo”.
L’amministrazione comunale, quindi, non sembra disposta a dietrofront e ricostruisce i fatti:
“Il 23 agosto scorso, in seguito ad un attacco gratuito e inqualificabile apparso su fb (attacco tra l’altro a cui non sono mai seguite scuse o manifestazioni di estraneità) con il quale si accusava l’Amministrazione Comunale di assumere comportamenti di stampo mafioso alludendo anche a supporter omertosi, annunciavamo la richiesta di una informativa ufficiale sulla vicenda all’azienda appaltatrice del servizio e annunciavamo di intraprendere un’azione legale per tutelare l’integrità e l’onorabilità dell’Ente.
Le offese de quo tra l’altro derivano da illazioni supportate, fomentate ad arte dal gruppo di opposizione che è sempre più esiguo, a corto di idee e soprattutto di scarsa memoria. Scarsa memoria che li spinge a ritenersi assolti non tenendo in nessun conto che il loro capogruppo è da sempre coinvolto in queste vicende, ma la sua onnipotenza, la sua presunzione,la convinzione di essere perfetto ed intoccabile fanno sì che riesca addirittura ad autoassolversi”.
Sul caso del licenziamento di Giuseppe Bruzzese, familiare di Guido, secondo la minoranza licenziato ingiustamente dalla coop Sole Multiservizi, Gentile precisa che “la legale rappresentante della cooperativa affidataria del servizio segnalava e precisava che il soggetto destinatario del presunto licenziamento non era stato licenziato in quanto il suo rapporto di lavoro era terminato in data 31.08.17 per scadenza di contratto. Quindi parliamo di ben un anno prima! Anche questo vi fa capire come tutto viene utilizzato ad arte”.
“La querela è d’obbligo, la mafia è il male assoluto ed il vostro atteggiamento altro non fa che continuare ad istigare cittadini,utilizzandoli come armi verso di noi – conclude Gentile – il Comune di Sapri combatte la mafia, gli atteggiamenti mafiosi e quanti, con atteggiamento si puerile quanto ignorante, la giustificano col tipico riduzionismo qualunquista e buonista. La mafia si combatte con azioni concrete non solo con i convegni e con le querele quando si diffamano le persone”.