Emergenza randagismo nel Cilento, Apostolico: una task force dei comuni per arginare l’emergenza

Proposta la riapertura del canile di Cicerale

Di Redazione Infocilento

“Istituire immediatamente una task force che veda impegnate in prima linea contro il randagismo i Comuni dell’area del Cilento e della Piana del Sele, le Asl e le Associazioni di volontariato per fronteggiare il gravissimo problema del randagismo”. Questo è stato il tema dell’incontro svoltosi nell’Aula consiliare del Comune di Agropoli mercoledì scorso. Presenti ai lavori il Sindaco della Città di Agropoli, Adamo Coppola, con i consiglieri Luigi Framondino e Vanna D’Arienzo, il sindaco di Cicerale Francesco Carpinelli, il primo cittadino di Giungano Giuseppe Orlotti, il Vice-Presidente del Consiglio del Comune di Capaccio Giovanni Piano, nonché altri rappresentanti delle Asl sul territorio. In sala anche le rappresentanze delle Associazioni locali impegnate in prima linea contro il randagismo: Ilaria Procida e Giovanni Giordano (Associazione Spartakus Agropoli), Vittoria Pulga (Associazione Argo Agropoli), Romeo Moschillo (La Luna nel Pozzo Laureana) Carmine Quaglia (Diamoci una zampa Capaccio) Cristina Valentino, Valentina Abbruzzese e altri volontari.

Ad introdurre i lavori è stato il dirigente responsabile Randagismo Asl di Salerno Dott. Angelo Apostolico, che ha invocato l’istituzione di un piano d’intervento d’emergenza dei Comuni cilentani in sinergia con le Asl e le associazioni di volontariato per contrastare il problema. “Quella del randagismo” – ha affermato Apostolico “è una piaga dolorosa del nostro territorio che ormai si è propagata in proporzioni grandissime e molto difficile da estirpare con conseguente aggravio di spese dei comuni nei confronti delle strutture convenzionate per l’accoglienza e lo stallo dei cani accalappiati”. Si rende necessario pertanto un serio ed incisivo piano d’intervento di prevenzione, come i controlli con conseguente rilevazione dell’omessa microcippatura dei cani con l’ iscrizione all’anagrafe canina dell’Asl di competenza, operazione di controllo da parte della Polizia Municipale questa che interesserebbe sia i cani tenuti a guinzaglio sia quelli nei domicili privati delle famiglie private e non”. Gli stessi componenti della Polizia Municipale dovrebbero affrontare dei corsi di formazione sotto l’egida delle Asl, con conseguente equipaggiamento di lettori di microchip qualora si dovesse effettuare un controllo istantaneo verificando la registrazione dell’animale in tempo reale presso l’ASL di competenza.

Un’operazione di monitoraggio importantissima che andrebbe a contrastare l’aumento dei casi di abbandono che negli ultimi anni sono aumentati in modo considerevole, con gli stessi canili convenzionati che sono ormai arrivati al collasso. Un’altra esigenza fondamentale per fronteggiare l’emergenza è l’individuazione di un’area consona e in regola con le normative vigenti in materia di profilassi e di custodia dei cani recuperati sul territorio, previa accurata selezione di quanti saranno dichiarati idonei alla reimmissione, previo intervento di sterilizzazione per gli esemplari di sesso femminile e che comunque rimarranno di proprietà del sindaco del comune in cui ne è stata denunciata la presenza. La palla poi passerebbe alle Associazioni di Volontariato che potranno collaborare al fine di trovare contatti e possibili adozioni che consentirebbero a molti cani di lasciare le strutture in cui sono stati custoditi. Al fine di individuare una struttura idonea dove accogliere i randagi, si è discusso dell’eventualità di investire sul ripristino della struttura di Cicerale sotto il controllo dei comuni dell’Alto Cilento consorziati al progetto, che dovranno calcolare e valutare alla base tutte le modalità di rilevamento del sito, con il conseguente preventivo dei costi per quanto concerne e le modalità di gestione e il mantenimento alimentare e sanitario e quant’altro serve ai cani ospiti della struttura. Tutte le rappresentanze istituzionali presenti all’incontro sono apparse favorevoli a tale ipotesi. “Il ripristino del canile di Cicerale entrato nell’occhio del ciclone negli anni passati a causa di gravissime irregolarità di gestione è una seria e concreta ipotesi che sarà sottoposta al vaglio dei nostri uffici nei prossimi giorni” – ha dichiarato il primo cittadino di Agropoli Adamo Coppola che ha proseguito: “ Valuteremo e studieremo di concerto con l’Asl tutte le procedure e le normative a cui saremmo sottoposti qualora l’ipotesi di ripristino del canile di Cicerale dovesse essere abbracciata dai comuni Cilentani e di Capaccio. E’ un percorso molto lungo, ma è importante iniziare da ora a organizzare perché l’emergenza è sotto gli occhi di tutti, in special modo sulle spalle delle associazioni animaliste e di volontari che quotidianamente sono impegnati in prima linea a soccorrere e aiutare i cani abbandonati a prezzo di grandi sacrifici economici, di lavoro e di tempo“.

In attesa di individuare quello che sarà il luogo di stallo e di assistenza ai cani dobbiamo cercare di realizzare quanto non è stato fatto in passato e di recuperare il terreno perduto” ha concluso Apostolico che ha promesso tutta la sua collaborazione e la sua disponibilità in qualità del ruolo che riveste, fungendo dai supporto al progetto, qualora sia abbracciato e trasformato in realtà concreta da parte dei comuni che vorranno collaborare affinchè la triste piaga del randagismo subisca un brusco freno o meglio scompaia dalla mappa delle emergenze territoriali. Dall’altra parte le Associazioni presenti all’incontro ora attendono che i buoni propositi si trasformino presto in opere fattive e concrete a dispetto degli anni passati durante i quali quest’emergenza non è stata affrontata di petto, disperdendosi fra le miriadi di problematiche sociali a cui le amministrazioni devono ogni giorno fare fronte. Si spera dunque con questi provvedimenti in una svolta reale che possa a differenza del passato essere preludio della cancellazione definitiva sul territorio della parola randagismo come è già assente da tantissimi anni in alcune Nazioni europee e dei territori del Nord Italia.

Condividi questo articolo
Exit mobile version