Bellosguardo, appello al Governo: “esonerare i comuni dal patto di stabilità”

"Le regole puniscono gli enti virtuosi"

Di Katiuscia Stio

BELLOSGUARDO. Il patto di stabilità sempre più un ostacolo per i comuni. Quella che dovrebbe essere una norma in grado di salvaguardare le casse degli enti risulta per molti un limite sempre più stringente, con conseguenze per lo sviluppo dei paesi, soprattutto i più piccoli, tanto da impedire anche la realizzazione del “programma di governo con il quale i Sindaci si sono impegnati nei confronti cittadini”. Ciò è quanto sostengono dal Comune di Bellosguardo dove la giunta comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Parente, ha approvato all’unanimità una delibera con la quale chiede “l’esonero dal Patto dal patto di Stabilità per tutti i Comuni”.

L’appello è rivolto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, a quello dell’Economia e al presidente dell’Anci nazionale. All’associazione regionale dei comuni, invece, è chiesto di farsi parte attiva nel divulgare la richiesta a tutti i comuni campani.

La legge del Patto di Stabilità impone ai Comuni di rispettare alcuni vincoli legislativi che limitano le modalità di spesa degli enti. Tuttavia secondo l’amministrazione comunale di Bellosguardo, “le regole chiaramente improntate a criteri burocratici e ragionieristici, puniscono paradossalmente gli enti cosiddetti virtuosi che hanno negli anni mantenuto un basso tasso di indebitamento e una oculata lata gestione del personale”. Al contempo “il legislatore centrale, in contrasto palese con i principi di autonomia e sussidiarietà, ha emanato tutta una serie di disposizioni normative, paralizzanti dell’ordinaria gestione dei comuni di piccole e grandi dimensioni”. Ma non finisce qui perché l’amministrazione comunale di Bellosguardo ricorda anche come a” fronte di una evidente contrazione delle risorse, si è proceduto ad assegnare ulteriori compiti e funzioni ai Comuni senza alcun trasferimento finanziario mettendo a repentaglio servizi fondamentali quali la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture sensibili”. Di qui l’appello al Governo affinché intervenga.

Nelle scorse settimane anche il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, aveva rivolto un appello simile alle istituzioni affinché fossero riviste le regole del Patto di Stabilità.

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