Due giorni di studio e confronto. Due giorni di experience. Due giorni destinati a segnare uno spartiacque fra la città turistica di oggi e la Capaccio Paestum che verrà, ovvero quella a capo del distretto turistico-culturale e dei siti Unesco.
«Tutti gli spunti, i suggerimenti raccolti nella due-giorni saranno condensati nel documento ufficiale alla base della Dichiarazione di Paestum e lo faremo nei prossimi giorni – spiega l’assessore alla Cultura Claudio Aprea – è stato un momento propedeutico e collegiale ad una firma che non rappresenta l’atto uninominale di una città ma il manifesto più ampio ed articolato di una rete orizzontale fatta di giuristi, studiosi, agenzie culturali ed istituzionali».
Nella due-giorni tenutasi al Museo Archeologico di Paestum in collaborazione con la Regione Campania, la Fondazione Giambattista Vico – Istituto di Alta Cultura e l’Associazione “Club Giuristi dell’Ambiente” sono state tracciate le linee guida per dare vita al più importante distretto culturale turistico del Mezzogiorno d’Italia e del Mediterraneo.
«L’istituzionalizzazione di un distretto culturale, che vedrà Capaccio Paestum capofila, consentirà di mettere in campo delle strategie in grado di generare degli effetti duraturi nella rigenerazione di più filiere, per l’appunto da quello culturale a quello ambientale, passando per il turismo dell’accoglienza e dell’enogastronomia» aggiunge l’assessore alla Cultura, Claudio Aprea.
Da Paestum, quindi, partirà anche un appello all’UNESCO per iniziare una campagna di sensibilizzazione sulla cultura Classica, un altro grande patrimonio in dispersione.
«La cultura Classica – conclude Aprea – deve essere intesa come un’occasione di sviluppo per tutto il territorio con un percorso trasversale dalla costa all’entroterra che, solamente attraverso modalità innovative e creative, potrà consentirci di uscire dal limbo del proclamato e produrre valore»