Agropoli, scoppia la polemica sugli impianti sportivi

Nuovo regolamento eviterà alle società di pagare se forniranno servizi. Bufera sull'amministrazione comunale

Di Gennaro Maiorano

AGROPOLI. E’ polemica sulla gestione delle strutture sportive in città. Oggi si sarebbe dovuta tenere una commissione consiliare per valutare la modifica al regolamento per l’utilizzo degli impianti sportivi. La stessa è stata poi rinviata ma restano i malumori per le nuove disposizioni che la maggioranza vorrebbe apportare.

«L’anno scorso dietro nostro impulso fu approvato (all’unanimità) il regolamento sullo sport che di fatto normalizzò una situazione di gestione schifosamente clientelare – ricorda il consigliere Consolato Caccamo – Abbiamo impedito di fatto che le strutture venissero gestite da chi non aveva neanche titolo per accedervi risultando moroso da anni delle quote di contribuzione».

A questo punto qualcosa è cambiato: secondo l’esponente del Movimento 5 Stelle, infatti, «Da lì sono partite le alchimie, le autorizzazioni sottobanco, e i magheggi».

«Una situazione non più facilmente gestibile» e da qui sarebbe nato il tentativo di avviare una sorta di “sanatoria” garantendo la possibilità alle società, in luogo del pagamento di un canone di concessione, di fornire servizi come «la guardiania, la pulizia degli impianti ed eventualmente altre utenze con costi a carico del medesimo». Ciò può avvenire anche in forma associata. Inoltre è proposta quale seconda modifica la possibilità di utlizzare gli impianti per manifestazioni non sportive come riunioni, congressi, conferenze e dibattiti; per i 5 Stelle un modo per garantire lo svolgimento di eventi legati alla campagna elettorale.

Se per il sindaco Adamo Coppola questo provvedimento è del tutto normale, per il consigliere Caccamo «la modifica al regolamento ha il sapore di una sanatoria e forse pure peggio».

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