Piaggine, allontana disabile dalla messa: bufera sul parroco

La comunità si divide: c'è chi ne chiede l'allontanamento e chi lo difende

Di Katiuscia Stio

PIAGGINE. Una missiva firmata da alcuni Fedeli Piagginesi contro il parroco Don Aniello Palumbo:«Siamo stanchi di lui e dei suoi modi burberi e scostanti». Di contro altri fedeli della comunità religiosa rispondono « Don Aniello da oltre un cinquantennio è il nostro amato parroco. Non merita di essere descritto come un orco, sia per il suo percorso pastorale che per la sua condotta umana».

In una missiva, indirizzata al vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, alcuni fedeli piagginesi riversano il proprio sdegno nei confronti del parroco della comunità religiosa, don Aniello Palumbo, 85enne, che lo scorso 26 agosto, durante la santa messa, ha chiesto ai familiari di una giovane diversamente abile, che parlava a voce alta e pronunciava parole triviali, di allontanarsi. Prima di arrivare a tale decisione il parroco aveva chiesto più volte di ristabilire il religioso silenzio. La madre, provando a zittire la giovane non faceva altro che fomentarne il comportamento. A questo punto Don Aniello, secondo i firmatari della missiva, si rende protagonista di « una scena a dir poco raccapricciante per un Ministro della Chiesa», scende dall’altare ed invita i familiari della giovane a condurla via, o sarà costretto a chiamare le forze dell’ordine.

« Sì è vero. Ho chiesto che si allontanassero. Le urla e le trivialità della ragazza non erano ammissibili durante la celebrazione della santa messa. – replica don Aniello -. Solo nel pomeriggio della stessa domenica ho saputo da alcuni fedeli che la ragazza aveva mostrato reticenza mentre veniva condotta dai familiari a messa. Lei non voleva partecipare alla funzione. Non era entrata in Chiesa di sua spontanea volontà. Il suo sentirsi a disagio lo esprimeva urlando e infastidendo la celebrazione. La Chiesa è aperta a tutti. A chiunque voglia entrarvi. Accogliere non è forzare. Io non ce l’ho con lei, ma con chi l’ha condotta contro la propria volontà. Il disagio della giovane si è trasformato in fastidio contro chi voleva partecipare alla Parola del Signore. Ho avuto modi bruschi? Forse sì. Ma non ho cacciato via dalla Casa del Signore nessuno. Ho solo ristabilito il silenzio».

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