AQUARA. « L’Osservatorio-Centro lontra di Mainardi va abbattuto, per quanto concerne il Museo, sito nel centro abitato, il Parco non può ora sottrarsi e far mancare i necessari finanziamenti integrativi all’ente comunale». Questa la posizione di Codacons Campania.
Nella disamina tra Comune e Parco, sul destino dell’Osservatorio Centro Lontra, sita a Mainardi, interviene il Codacons Campania che ribadisce la propria posizione, già assunta nel Dossier sugli ecomostri nelle aree protette. Dal 2001 il Codacons Campania denuncia lo spreco di fondi europei da parte degli enti locali, una ‘mala gestio’ di risorse che in un passato recente ha portato alla costruzione di opere inutili e inutilizzate le quali, spesso, deturpano addirittura il paesaggio. Nel 2016 l’associazione presentò alla stampa il Dossier sugli Ecomostri nelle aree protette, vere cattedrali nel deserto realizzate dal Parco del Cilento, un paradosso tutto italiano: un ente parco che genera ecomostri. Ai primi posti nella lista nera vi sono due strutture site nel comune di Aquara: l’Osservatorio Centro Lontra, costato alla collettività 568 mila euro, in stato di completo abbandono, e il Museo del fiume, opera anch’essa mai utilizzata, seppur costata ben 409 mila euro.
«A fronte di tali sperperi- affermano Maria Cristina Rizzo, Raffaella D’Angelo e Pierluigi Morena, legali dell’associazione- il Codacons non è rimasto inerte, da anni chiede l’abbattimento delle inutili strutture che danneggiano ambiente e paesaggio». Lo scorso anno si arrivò alla demolizione del mostro dell’Aresta, sugli Alburni, nel territorio di Petina, « Resta ora da capire il destino delle due opere di Aquara: l’Osservatorio Centro Lontra è la classica cattedrale nel nulla, un’opera che – secondo il Codacons – non può essere riconvertita, non sono concepibili ulteriori esborsi di denaro pubblico per una struttura che non ha prospettive e che nel tempo richiederebbe solo flussi di risorse (che invero mancano) per interventi di manutenzione. Ci vuole coraggio! L’Osservatorio dovrà seguire il destino dell’ecomostro sull’Aresta. In questo modo, almeno, si raggiunge un obiettivo preciso: si ripristina il paesaggio, bene prezioso. Diverso è il discorso per il Museo del fiume e della lontra, nel centro abitato, va riconvertito e utilizzato per fini pubblici. Il Parco programmò l’opera, fin qui inutilizzata, non potrà ora sottrarsi e far mancare i necessari finanziamenti integrativi all’Ente comunale».