Campionato Juniores: l’Acquavella annuncia il nuovo tecnico

Giuseppe Santoro guiderà la formazione giovanile della società neo promossa

Di Christian Vitale

L’Acquavella, società vincitrice dei play-off dello scorso torneo di Prima Categoria, sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di Promozione. La formazione guidata dal tecnico Castiello, come da prassi per i team che approdano in questa serie, ha allestito la sua squadra juniores, affidata da pochi giorni a Giuseppe Santoro che abbiamo raggiunto per una breve intervista.

Per il primo anno l’Acquavella giocherà in Promozione. Cosa ha ti chiesto la società in particolare?
Per un paese piccolo, di 500 persone, come Acquavella fare la Promozione è un qualcosa di straordinario. La società mi ha chiesto una sola cosa : avere rispetto per gli avversari e per l’arbitro perché l’etica è la prima cosa.

Che aspettative ha la dirigenza da questo torneo giovanile alle porte?
La dirigenza non mi ha chiesto di vincere, il loro intento è quello di far crescere i giovani sia calcisticamente ma soprattutto a livello comportamentale

In cuor tuo conterà maggiormente fare risultato o modellare i giovani tatticamente e tecnicamente?
Io dico sempre ai ragazzi che il risultato è l’ultima cosa di cui devono preoccuparsi, la cosa a cui bisogna dare importante è la prestazione della partita e non il risultato. Perché il risultato è occasionale, la prestazione no.

Allenare i ragazzi è sempre delicato. Quale aspetto ti crea maggiori stimoli e quale ti preoccupa di più?
Allenare i ragazzi è molto stimolante per un allenatore perché vedi i miglioramenti giorno dopo giorno. Sinceramente non mi preoccupa nulla. Ho solo stimoli.

Si punterà su un progetto a lungo termine con i ragazzi, cercando di creare una piccolo settore giovanile o e presto per dirlo?
La politica dell’Acquavella punta moltissimo sui giovani basta vedere la prima squadra dove in rosa ci sono tanti calciatori nati negli anni novanta.

Vi incontrerete sicuramente con realtà prestigiose e consolidate. Cosa dirà ai suoi ragazzi prima di queste sfide?
Deve essere uno stimolo per noi affrontare realtà nettamente superiori a noi a livello di bacino territoriale. E quindi per noi sarà uno stimolo affrontarle e testarci con le più forti.

A parere tuo quale è la principale differenza tra guidare un gruppo di giovani ed una prima squadra?
Ho allenato per tre anni una prima squadra e mi sono trovato benissimo, ho avuto a che fare con persone serie uomini prima che giocatori. Con i giovani ho iniziato da poco , è difficile trovare le principali differenze ora.

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