Con una mozione d’ordine consegnata nelle mani del Segretario Comunale nel corso del Consiglio Comunale del 18 giugno 2018, i consiglieri di minoranza dei gruppi ‘Camerota Riparte’ e ‘Viva Camerota’, contestavano all’Amministrazione Scarpitta, di aver commesso errori di «carattere legislativo» con la modifica e l’integrazione del contratto con la Soget, società che si occupa della riscossione dei tributi dell’Ente di piazza San Vincenzo.
«La Soget spa – si legge al punto 3 della mozione firmata dai consiglieri Guzzo, Del Gaudio, Infantini e Laino – deve avere i requisiti di legge che le hanno consentito di partecipare al bando fino alla fine della durata del contratto, prevista per l’anno 2025, e come detto sopra, Soget spa non può più vantare tali requisiti, inoltre l’ente non ha provveduto a verificare, così come previsto dall’art. 38 del Codice degli Appalti, nel modificare ed integrare il contratto, se Soget spa avesse ancora i requisiti previsti dalla legge».
L’Amministrazione ha portato la mozione d’ordine della minoranza in Consiglio Comunale per essere discussa ma al momento della discussione del punto, l’opposizione si allontanò dall’aula rinunciando, appunto, alla discussione.
La maggioranza, inoltre, acquisita la mozione, si è subito mossa per fare chiarezza scrivendo al Ministero dell’Economia e delle Finanze. «In esito a tale richiesta riguardante la Soget spa – risponde con una nota il Ministero – si attesta che la società in parola è iscritta al numero 152 dell’albo di cui all’art. 53 del decreto legislativo n.446 del 1997 e che, nei confronti della stessa società, non sono in corso procedure di cui gli articoli 11 e 12 del citato D.M. n.289 del 2000, per la cancellazione o la sospensione dell’albo».