Agropoli, “fatta la legge trovato l’inganno”

Mezzi nella ztl senza targhe, attrezzature da mare incatenate alle ringhiere. Nessun controllo in città

Di Elena Matarazzo

Fatta la legge trovato l’inganno. Questo vecchio adagio descrive bene la situazione che si è venuta a creare ad Agropoli in questo mese di agosto, con residenti e turisti che tentano con metodi più o meno fantasiosi di evitare sanzioni derivanti da controlli sulla circolazione stradale o contro il fenomeno dell’ombrellone selvaggio.

Il primo escamotage nasce per evitare di incorrere nelle multe per chi supera i varchi elettronici, entrando con auto o motorini nella ztl. Durante la settimana, ad esempio, due turiste hanno pensato bene di circolare in piena isola pedonale con i loro scooter privati della targa. Almeno un paio di incursioni giornaliere per fare la spesa, incuranti dei divieti e soprattutto delle tante presenze in corso Garibaldi e piazza Vittorio Veneto. Qualche giorno fa un automobilista per transitare in centro aveva addirittura coperto con un cartone la targa della sua vettura per non essere sorpreso. Il tutto è avvenuto senza che fosse presente un tutore dell’ordine.

Ma le scappatoie per non incorrere multe non interessano soltanto le Ztl. Dopo i sequestri di ombrelloni e altre attrezzature lasciate in spiaggia oltre il tramonto, infatti, qualche bagnante ha pensato bene di eliminare il rischio legando tutto con catene e lucchetti alle ringhiere del lungomare. In questo modo non c’è bisogno di riportare le sdraio a casa ogni giorno e al contempo non si corre il rischio di vedersi il tutto sequestrato.

Insomma ad Agropoli è facile fare ordinanze, ma è ben più difficile, poi, farle rispettare. Fin ora gran parte dei provvedimenti fatti per garantire l’ordine pubblico sino rimasti disattesi.

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