Nella Terza Categoria salernitana, nel girone D, si è distinta la formazione del Real Sassano Pierino Paciello, squadra vittoriosa del proprio raggruppamento. La società, dedicata all’indimenticato Pierino Paciello prima calciatore e poi tecnico stroncato da un male incurabile nel 2013 all’età di 41 anni, ha conquistato la promozione diretta grazie ai 59 punti conquistati nelle 24 giornate in calendario. Abbiamo raggiunto Michele De Sisti, presidente del team valdianese, per una breve intervista.
Avete disputato una stagione che vi ha visto tra i protagonisti. Quali erano a inizio campionato i vostri?
Nella passata stagione abbiamo perso solo all’atto finale dei play-off contro i Blacklions. Abbiamo cambiato qualcosina ringiovanendo la squadra, composta in gran parte da over 35. L’obbiettivo era quello di puntare al vertice di questa Terza Categoria.
Due parole sul vostro gruppo? Cosa ci potete dire?
Il gruppo di questo torneo è stato davvero fantastico: sempre uniti, sempre insieme dentro e fuori dal campo. Il venerdi ci ritrovavamo sempre per cenare insieme prima della partita domenicale. Siamo rimasti compatti anche nei momenti più duri del campionato, questo è stato davvero importante.
Non eravate partiti alla grande, poi vi siete ripresi mettendo la freccia alle avversarie. Cosa è cambiato?
Non abbiamo avuto un avvio dei migliori. Al giro di boa avevamo 8-9 punti dai battistrada del torneo, con l’avvento in panchina di Gennaro Laureano siamo riusciti ad inanellare un filotto di risultati utili che ha ribaltato le sorti del girone D.
Nelle partite interne avete siglato ben 43 reti, cosa vi ha spinto tra le mura amiche?
Si, siamo stati una macchina da goal, fondamentale è stato incassare pochissime reti. In realtà abbiamo giocato a Casalbuono tutto il torneo, colgo l’occasione per ringraziare chi ci ha “ospitato”. Per il prossimo campionato speriamo di poter disputare le gare interne nuovamente a Sassano.
Quinto avete capito di poter vincere davvero il torneo? C’è stato un periodo nel quale avevate paura di perderlo?
La paura di perderlo è stata grande. L’avvio a rilento ha complicato i nostri piani. Nella partita di Caggiano, al termine del girone d’andata, abbiamo perso all’ultimo secondo e temevamo al peggio. Poi le cose sono cambiate drasticamente e nessuno ci ha più fermato.
Quali sono i ricordi più significativi che ti porti di questa stagione?
Tutte le partite evocano qualcosa di particolare, ognuno dei nostri ventidue ragazzi ha messo del suo per sigillare questa strepitosa cavalcata.
Nella prossima annata cosa si prevede per in casa Real Sassano?
Sarà sicuramente Seconda Categoria: puntiamo a riconfermare la rosa con l’aggiunta di quattro-cinque giovani locali. Speriamo di fare un campionato tranquillo e magari di toglierci qualche soddisfazione.