OMIGNANO. Due aree pubbliche intitolate ad altrettante persone legate alla storia del comune. Sono Emilio De Feo e Giulia Rocca. Al primo l’amministrazione comunale intitolerà il piazzale adiacente via Montestella, ad Omignano Capoluogo; a Giulia Rocca, invece, sarà intitolato il tratto parallelo all’attuale strada provinciale denominata via Europa, dinanzi l’ex edificio scolastico.
Chi era Giulia Rocca
Nel periodo della permanenza del filosofo Giovan Battista Vico a Vatolla, come precettore dei figli del Marchese Rocca, figurava tra i discepoli, ancora adolescenti, anche Giulia. Raggiunta l’età da marito, andò in sposa al Principe di Omignano Giulio Cesare Mazzacane.
Proprio durante la sua permanenza nel Cilento, durata nove anni, il filosofo napoletano maturò l ‘ispirazione della sua opera più importante “La scienza nuova”. In occasione delle nozze tra il Principe di Omignano e Giulia Rocca, celebratesi nel 1695, il Vico compose un Epitalamio dedicato agli sposi (”Per le Nozze di D. Giulio Cesare Mazzacane, Principe di Omignano, e D. Giulia Rocca de’ marchesi di Vatolla”). Trasferitasi ad Omignano nella casa del Principe consorte, Giulia diede al mondo due figli. A tre anni dal matrimonio, ancora in giovane età, Giulia mori. Le sue spoglie sono conservate nella Chiesa di San Nicola in Omignano, nel sacello alla sinistra dell’altare. Grazie a Giulia Rocca dei Marchesi di Vatolla, Omignano viene citato in molte pubblicazioni sulla biografia del filosofo Giovan Battista Vico. L’abitazione ove Giulia Rocca abitò quale moglie legittima del Principe di Omignano Giulio Cesare Mazzacane è da identificare con l’attuale Palazzo Malatesta in Omignano Capoluogo.
Chi era Emilio De Feo?
Emilio de Feo nacque il 12 marzo 1920 a Napoli, ma era originario di Omignano, appartenente a famiglia che da secoli ha qui avuto dimora. Dal 1960 al 1971 fu consigliere provinciale ricoprendo più volte la carica di assessore. Nel 1970 viene eletto nel Consiglio della Regione Campania e viene chiamato a ricoprire la carica di assessore al personale (71/72) e al turismo (1975). Nel 1979 viene eletto Presidente del Consiglio Regionale, incarico che mantenne fino alla fine della legislatura. Nell’agosto del 1980 viene eletto Presidente della Giunta Regionale della Campania. In qualità di più alto rappresentante della Regione, gestì, nel novembre successivo, la difficile fase del post-terremoto. E’ lui a porre le basi per la costituzione di un commissariato straordinario del governo per le zone terremotate, che per primo poi si troverà a gestire. Il periodo della sua guida della Regione Campania e un periodo molto difficile anche per l’ esplosione del fenomeno terroristico nell’ambito del quale si registrano, tra gli altri, il sequestro dell’assessore ai lavori pubblici Cirillo e l’uccisione dell’assessore alla formazione professionale Delcogliano. Scomparve nel 1987.
Emilio De Feo è sempre rimasto legato al paese d’origine ove faceva volentieri ritorno.