Crollo ponte Morandi, salvi per miracolo Biagio Carta di Sala Consilina e la sua compagna

Di Erminio Cioffi

“Siamo ancora vivi grazie ad un caffè”. Inizia con queste parole il racconto di Biagio Carta, 45enne di Sala Consilina, che ieri mattina era sull’autostrada A10, a Genova, a poche centinaia di metri dal tratto del ponte Morandi prima che parte dello stesso crollasse portando con se circa 35 veicoli e provocando la morte di decine di persone. Biagio era in auto insieme alla compagna Chiara, diretto a Sanremo, e se non si fosse fermato per prendere un caffè in autogrill molto probabilmente si sarebbe trovato sul ponte nel momento in cui è collassato. “In 45 anni di vita non avevo mai assistito in diretta ad una tragedia simile – racconta – posso solo ringraziare il Signore che posso raccontarlo. È doveroso fare un plauso ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri, ai volontari, Polizia, medici e infermieri e tutta la popolazione di Genova per l’impegno messo in campo nonostante le mille difficoltà. Oggi non è il momento di fare polemiche ma di piangere le vittime”. Biagio che da diversi anni vive in Toscana, a Pistoia, stava andando Sanremo per trascorrere qualche giorno di vacanza con la compagna. “Stavamo percorrendo la A10 quando a poche centinaia di metri dal ponte abbiamo deciso di fermarci per prendere un caffè. Questa sosta ci ha salvato la vita. Dopo pochi istanti dal momento in cui ci siamo fermati ci siamo resi conto di quello che era successo a poche centinaia di metri da noi. Una scena che non potrò mai dimenticare quella che ho visto e ringrazio il Signore se adesso io e Chiara siamo ancora vivi. Siamo rimasti bloccati per 4 ore in autogrill e solo nel tardo pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di rimetterci in viaggio attraverso un percorso alternativo”.

 

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