SESSA CILENTO. Nella frazione San Mango è ormai tradizione consolidata: da nove anni, il 12-13 e 14 agosto il paese si ferma per dedicarsi all’organizzazione di quella che è diventata molto più che una semplice sagra. Nata nel 2010 sotto il patrocinio della Confraternita Maria SS. Immacolata al fine di raccogliere fondi per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale, la sagra dello sfriuonzolo è divenuta col tempo occasione di aggregazione e convivialità. La quasi totalità delle famiglie, infatti, collabora alla buona riuscita dell’evento; adulti e bambini si lasciano coinvolgere dal clima di festa che i preparativi riescono puntualmente a regalare.
Lo sfriuonzolo (carne di maiale insaporita con papaccelle sott’aceto) era il piatto che si consumava tradizionalmente nel giorno in cui si ammazzava il maiale e che alla sagra viene servito insieme alla “scamoscia”, il pane tradizionale sanmanghese che è possibile acquistare anche direttamente presso l’antico forno a legna riaperto per l’occasione. Il menù comprende inoltre: pasta e fagioli, cavatelli realizzati artigianalmente, arrosto misto, patatine, anguria e “mustacciuli”, i dolci tipici a base di pan di Spagna, confettura e glassa di zucchero preparati sotto la supervisione della signora Giannina, esperta “dolciera” del paese.
Sapori antichi, dunque, all’ombra dei numerosi archi che si susseguono nel centro storico di San Mango creando angoli molto suggestivi e apprezzatissimi dagli ospiti ogni anno più numerosi. La sagra dello sfriuonzolo sarà anche l’occasione – se lo vorrete – per una passeggiata nell’oasi naturalistica dell’antica Valle dei Mulini (XIII sec.) o tra i ruderi dell’antico complesso Santa Maria degli Eremiti. A San Mango, “paese delle fresche sorgenti”, potrete rigenerarvi anche bevendo acqua freschissima presso una delle fonti che troverete lungo la strada. Cibo sano, aria buona, acqua cristallina: non sarà un caso se è questo il comune dove abbondano super nonni centenari.