Consorzio Bacino Sa3: interrogazione di Fratelli D’Italia sulla proroga del dg Enrizo Zambrotti

Presentata interrogazione Parlamentare

Di Erminio Cioffi

SAN PIETRO AL TANAGRO. Dopo due anni Fratelli d’Italia torna alla carica contro la proroga della nomina di Enrico Zambrotti a direttore generale  del Consorzio di Bacino Salerno 3. Due anni fa a chiedere chiarimenti in merito con una interrogazione ai ministeri per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze era stato il deputato Edmondo Cirielli.

Interrogazione alla quale, da parte del governo di centrosinistra non è mai arrivata risposta, ora è la volta del senatore Antonio Iannone che ripropone la questione al governo Conte e in una interrogazione ai Ministri della Pubblica Amministrazione e al vicepremier Matteo Salvini chiede chiarimenti sul perché “il consiglio di amministrazione del Consorzio centro sportivo meridionale-bacino Salerno 3 ha prorogato la nomina di Zambrotti, 73enne e da tempo in quiescenza, a direttore generale del consorzio fino ad indizione di pubblico concorso”. Iannone evidenza come ad oggi nessun concorso sia stato bandito e Zambrotti “permarrebbe nell’incarico di dg del Consorzio nonostante sia trascorso ben oltre un anno dalla proroga. La sua permanenza nell’incarico di direttore generale non è avvenuta peraltro a titolo gratuito, come prescritto dalla normativa vigente”.

Per il senatore di Fratelli d’Italia l’incarico a Zambrotti è in contrasto con quanto previsto dalla legge 135 del 2012 che ha introdotto il divieto, per le amministrazioni pubbliche, di attribuire incarichi di studio e consulenza a soggetti, già appartenenti ai ruoli delle stesse amministrazioni e collocati in quiescenza, che abbiano svolto, nel corso dell’ultimo anno di servizio, funzioni e attività corrispondenti a quelle oggetto dello stesso incarico di studio e consulenza. “La permanenza – si legge nell’interrogazione – costituisce una grave violazione del dettato normativo del decreto-legge n. 90 del 2014 sia per il protrarsi dell’incarico oltre il consentito sia per la non gratuità dell’espletamento delle funzioni, si chiede di sapere se quanto sopra risponda al vero e quali provvedimenti di competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare per ripristinare un accettabile stato di legalità nella gestione del consorzio”.

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