Le morti di Agostino Chioccini ed Emilio Secci sono avvenute sulle strade del Cilento a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, ponendo sotto la luce dei riflettori l’annoso problema strutturale delle arterie di collegamento.
Due casi che hanno causato non poca rabbia e sdegno : “Polizia, carabinieri e vigili urbani dovrebbero controllare il territorio a tappeto, dando prova di una presenza costante. Solo in questo modo è possibile limitare i casi tragici” fanno sapere dall’associazione Familiari Vittime della strada. Un appello è rivolto alle istituzioni: “devono intervenire in modo fermo e deciso, in particolar modo i sindaci di tutti i comuni del Cilento, i quali devono garantire ordine e salvaguardia della vita umana. E’ necessario che ognuno si assuma le responsabilità derivanti dal ruolo che ricopre” .
Teresa Astone, responsabile Aifvs è chiara: “Non è possibile si conti un numero così alto di vittime. Si stima che ogni ora 17 famiglie siano colpite dal dolore della perdita di un familiare. Le strade di tutto il Cilento versano in uno stato a dir poco disastroso. Mi sovviene la frase di Eliot, il quale scrisse ‘La gente ride e si diverte, ma il dolore resta’. Addirittura, e lo vogliamo sottolineare ad Agropoli manca un ospedale e i controlli sono sempre pochissimi. Si intervenga subito”.