Metanizzazione in Cilento: sbloccati i fondi. Oggi la firma delle convenzioni Comuni-Regione

Interessate circa 34mila famiglie. Valiante: "traguardo importantissimo"

Di Luisa Monaco

Giornata importante per dare seguito al progetto della metanizzazione nel Cilento. Questa mattina il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha incontrato i sindaci del comprensorio per consegnare ufficialmente ai Comuni i decreti di notifica, di ammissione o di liquidazione dei progetti messi in cantiere.

Il progetto iniziale interessava i comuni di Alfano, Ascea, Camerota, Cannalonga, Casaletto Spartano, Laurito, Montano Antilia, Morigerati, Novi Velia, Perito, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano, San Giovanni a Piro, San Mauro la Bruca, Sapri, Sessa Cilento, Stella Cilento, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Vallo della Lucania e Vibonati. Nell’area nord Albanella, Agropoli, Giungano, Castellabate, Trentinara e Cicerale 

Nel complesso sono interessate circa 34mila famiglie. L’opera nel Cilento e Vallo di Diano era attesa ormai da oltre un decennio. Una prima parte dei lavori doveva concludersi già entro il 2018. Il progetto nel suo complesso prevede la realizzazione di un tronco Rivello – Vibonati di 25 chilometri a cura della Snam Rete Gas spa (già realizzato), di un tronco da Vibonati a Futani di circa 35 km (già approvato) e la bretella da Padula a Piaggine (in progettazione).

“Oggi con un paio di anni di ritardo dal finanziamento ministeriale, il Presidente della giunta regionale della Campania ha convocato a Palazzo Santa Lucia i sindaci del Cilento e degli Alburni per la firma della convenzione relativa alla erogazione dei fondi per la realizzare la metanizzazione del nostro territorio”, il commento dell’ex deputato Simone Valiante che già in passato si era battuto per concretizzare il progetto. “Un traguardo importantissimo che mi auguro possa determinare a breve l’avvio dei cantieri – ha detto – Sono sicuro che il presidente De Luca non mancherà di ricordare il difficilissimo lavoro parlamentare per il recupero delle somme del Mise già dalla legge finanziaria del Governo Letta di Tino Iannuzzi, di Sabrina Capozzolo, di Angelica Saggese e del sottoscritto, senza del quale quest’opera non si sarebbe mai realizzata”.

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