Fin dalla notte dei tempi i pescatori del Cilento adorano mangiare a bordo il pesce appena pescato. In Cilento usano la tecnica del ciampinotto, in cui il pesce viene sfilettato e condito velocemente con le poche cose che si potevano avere a bordo: un filo d’olio e una spruzzata di limone. In questo solco si muove la singolare iniziativa del Circolo Legambiente Castellabate; avviare la lavorazione delle freschissime alici del Cilento direttamente in barca, quando le alici sono state appena catturate e quindi conservano intatte le loro caratteristiche organolettiche.
Al via il primo laboratorio didattico per la lavorazione delle alici salate “galleggiante” che si svolgerà il 4 e 5 agosto direttamente a bordo delle imbarcazioni di Legambiente. L’appuntamento è alle ore 11 nel canale dell’isola di Licosa; il lembo di mare che separa la punta Licosa dall’isoletta che chiude il golfo di Salerno.
Turisti, villeggianti, cittadini andranno alla scoperta di di questa arte antica, guidati dal maestro Alfonso Piccirillo che insegnerà come si puliscono, si sfilettano, si salano e si conservano le alici. In particolare verrà spiegata e provata da tutti i partecipanti la tecnica antica della scapatura, ovvero l’eliminazione della testa e delle viscere del pesce mantenendo intatto il pesce stesso. Così come si insegnerà la salatura e la sistemazione delle alici nei vasetti, ovviamente rigorosamente di terracotta.
Una iniziativa del circolo Legambiente di Castellabate presieduto da Pasquale Colella innovativa, singolare che vuole valorizzare la cultura del pesce azzurro in una zona di mare che è considerata una delle più belle d’Italia e al tempo stesso un occasione per mettere insieme tutti gli operatori del territorio interessati alla tutela del mare: cittadini, istituzioni, pescatori, turisti.